Liguria, autostrade in tilt: 16 km di coda e 2mila tir bloccati

Ancora critica la situazione sulle autostrade della Liguria, con 2mila tir bloccati e gli autostrasportatori pronti ad incrociare le braccia, se il governo non proporrà soluzioni decisive alla problematica.

liguria autostrade in tilt
foto di repertorio

Proseguono ancora il tilt e il disagio provocati dal traffico sulle autostrade della Liguria, dove con un weekend fatto da file interminabili si inaugura un’altra settimana all’insegna del bollino rosso, con code che hanno già raggiunto i 16 km.

I tir e i mezzi pesanti sono rimasti bloccati per ore all’interno di una rete stradale critica, tenuta sotto scacco dai lavori nei cantieri. Ed è per questo, allora, che linea degli autotrasportatori si dice pronta al braccio di ferro, lanciando un ultimatum al governo e richiedendo che vengano effettuati degli interventi risolutivi. Altrimenti, il rischio è quello di un blocco del servizio di trasporto.

2mila tir bloccati, Trasportunito lancia ultimatum

Come riportato da Il Sole 24 Ore, secondo i dati degli autostraportatori sarebbero migliaia i tir che sono rimasti fermi in coda nella giornata di ieri. Si parla infatti di “5mila autotreni presenti sulle autostrade liguri“, di cui “almeno 2mila erano fermi. E centinaia sono rimasti sequestrati per quasi due ore nel porto di Genova, perché sono stati chiusi il varco Etiopia e quello di Ponente, per alleggerire la viabilità, mentre dal varco di San Beningno non consentivano di dirigersi verso la A7″. Una situazione insostenibile, tanto che Trasportunito, Confartigianato, Fai e Fiap di Genova stanno già pensando a forme di blocco e proteste.

In merito alla situazione, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha però fatto sapere che dal 13 luglio verranno progressivamente chiusi i cantieri, per arrivare al 10 luglio con due corsie libere in tutta Liguria. La stessa De Micheli si dovrebbe riunire oggi in videoconferenza insieme al sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria, Marco Bucci, proprio per poter discutere dell’emergenza viabilità.

traffico autostrade
foto di repertorio

Ciò che viene chiesto dal sindaco in merito a questa intricata situazione, sono “tre cose: la prima è che dal 10 luglio sulle autostrade liguri ci siano due corsie libere per ogni carreggiata dalle 6 alle 22 e che le ispezioni vengano fatte dalle 22 alle 6. La seconda è che i lavori di Anas sulle strade non siano sui tratti di viabilità corrispondenti a quelli delle chiusure autostradali. La terza è che si decida al più presto chi farà l’ispezione di viabilità del nuovo ponte di Genova, che sarà pronto il 29 luglio”.

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Da Trasportounito, invece, arriva direttamente un ultimatum al governo, considerato il responsabile della situazione. “Ora basta, se entro 48 ore non saranno individuate soluzioni come corsie preferenziali, ripristino della normale viabilità, riapertura di gallerie e viadotti limitando i lavori a precise e inderogabili fasce orane, l’autotrasporto avvierà varie forme di protesta, fino al fermo tecnico definitivo dei servizi”, ha infatti dichiarato Giuseppe Tagnochetti, presidente dell’associazione.

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Da Confartigianato Trasporti, invece, arriva una protesta meno accesa e più ponderata: “Aspettare settembre prima di fare eventuali proteste, per non acuire i problemi della Liguria. Siamo consci del fatto che Bucci e il governatore ligure Giovanni Toti si stanno muovendo contro le chiusure delle autostrade. Questo ci ha convinti ad attendere e a sospendere il fermo”, ha infatti riferito Antonio Marzo, in accordo con Fai e Fiap.

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