Edoardo Vianello, doloroso addio: “Era il mio testimone”

Edoardo Vianello si ritrova ad affrontare un nuovo lutto, la scomparsa di Ennio Morricone: il maestro infatti, fu il suo testimone di nozze.

Il genio è stato testimone di nozze di Edoardo Vianello

Ennio Morricone se n’è andato all’età di 91 anni, lasciando all’umanità tesori musicali di inestimabile valore. Molti gli artisti che in queste ore stanno celebrando il genio, attraverso i social, la tv, le radio.

Edoardo Vianello che recentemente ha perso la figlia Susanna a causa di una grave malattia, in queste ore ricorda Ennio Morricone con grande affetto e stima, ritrovandosi in una sorta di nuovo lutto, perché di fatto, è venuto a mancare il suo testimone di nozze. 

“Quando mi sono sposato con Wilma (Goich, ndr) lui è stato mio testimone di nozze.” Riferisce Edoardo Vianello durante una lunga intervista rilasciata a Fanpage. Poi racconta un aneddoto curioso sul suo cavallo di battaglia, Abbronzatissima, rivelando un retroscena che forse non tutti conoscono.

L’ultimo incontro di Ennio Morricone con Edoardo Vianello

Il cantante 82enne infatti racconta a Fanpage dell’ultimo incontro con Morricone, avvenuto circa tre anni fa alla Scala di Milano. Vianello e la moglie lo raggiunsero in camerino e in quell’occasione, il maestro, che con Vianello aveva già dei trascorsi professionali in ambito teatrale, tirò fuori una cosa che riguarda la canzone “Abbranzatissima” che noi tutti conosciamo. E’ così che Vianello l’ha raccontata al giornale napoletano :

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“In quell’occasione mia moglie lo stuzzicò chiedendogli se è vero che io avevo preso spunto da una sua canzone per fare “Abbronzatissima”. Cosa che fra l’altro non è vera! Ma da un certo punto in poi ho deciso di ammettere che era vero. La verità è che, in quella famosa commedia del ’59, cantavo “Ornella” con un salto di ottava: lui sostiene che quel “A-A” di “Abbronzatissima” l’abbia scritto prendendo spunto dalla sua canzone. Dimenticandosi però che “Abbronzatissima” l’ho scritta 5 anni dopo e che l’arrangiamento l’aveva fatto lui! Avrebbe potuto dirmelo all’epoca e invece non mi ha detto mai niente, me l’ha detto 50 anni dopo. Questa cosa in fondo mi fa piacere: è divertente che a un artista che ha fatto tutto quello che ha fatto lui resti quella “spina” nel cuore. Mia moglie gli disse: “Maestro, si è fatto fregare due note da mio marito”. E lui: “Sì sì, è vero. Ma l’ho perdonato”.

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