Omicidio vigilante Della Corte, Cassazione annulla sentenza di condanna dei 3 minori

Nuovi sviluppi sul caso di omicidio del vigilante Della Corte: la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna dei tre minori reponsabili dell’aggressione. Si va verso un nuovo processo.

vigilante Francesco Della Corte
il vigilante Francesco Della Corte – foto via web

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza per l’omicidio di Francesco Della Corte, il vigilante ucciso da tre minori mentre svolgeva il proprio lavoro presso la stazione metropolitana di Piscinola (Napoli). Accolto dunque il ricorso presentato dagli avvocati dei tre giovani ritenuti colpevoli della morte dell’uomo, e condannati in primo grado e in appello. Per i tre imputati, difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello, Mario Covelli, Nicola Pomponio, Giuseppe Musella, è stato disposto un nuovo processo davanti ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli.

Annullata la sentenza, si va a nuovo processo

Francesco Della Corte è morto a 51 anni il 16 marzo 2018 in ospedale, dopo aver subito una violenta aggressione all’uscita della metropolitana di Napoli 13 giorni prima. Colpito brutalmente con una spranga, i responsabili della violenza sono Carrozza, Kevin Ardis e Ciro Urgillo, tutti e tre minorenni all’epoca dei fatti. I giovani reo confessi dichiararono alle autorità di aver aggredito il vigilante per rubargli la pistola.

Condannati in primo e secondo grado a 16 anni e 6 mesi di reclusione, la Corte di Cassazione ha oggi annullato le sentenze emesse e disposto un nuovo processo. Secondo quanto viene riportato dalle fonti, si ritiene probabile che i giudici abbiano indicato una rivalutazione della pena sull’aggravante della crudeltà e sulla mancanza di motivazione del diniego delle circostanze generiche. Ciò che potrebbe spettare ai tre imputati è anche una riduzione di pena, a meno che i giudici non confermino la condanna a 16 anni e 6 mesi previo ottenimento di una motivazione più approfondita.

morto vigilante Della Corte
foto via La Repubblica

Se già soltanto il caso di aggressione-omicidio scatenò polemiche e sconcerto nell’opinione pubblica due anni fa, la notizia che sopraggiunge in queste ore alimenta l’indignazione soprattutto dal fronte della famiglia del vigilante. In particolare, già ieri la figlia di Francesco Della Corte aveva pubblicato un post nel quale riprendeva la decisione che spettava oggi alla Cassazione, appellandosi alla #giustiziaperfranco.

LEGGI ANCHE: Amantea, migranti positivi al Covid-19 trasferiti al Celio di Roma

“Erano passati pochi giorni quando incontrammo coloro che hanno poi messo in moto la macchina della giustizia”, esordisce la giovane su Facebook. E prosegue: “Ricordo che ci raccontarono come furono difficili per loro le indagini, come si sforzarono per ricostruire i tuoi passi quella sera per cercare qualcosa che potesse spiegare un’azione tanto vile e crudele, ma niente…”.

LEGGI ANCHE: Fugge nella foresta dopo aver disarmato i poliziotti: caccia a un 31enne

“Ti hanno portato via da noi senza motivo e continuerò a parlare di te finché avrò voce perché tutti possano conoscere la bella persona che eri. Non mi resta che questo mezzo per far sentire la mia e la nostra voce”, conclude infine la ragazza.

Impostazioni privacy