Piacenza, carabinieri piangono dopo l’arresto:”Non immaginavano di arrivare a questo punto”

Piacenza, carabinieri piangono dopo l’arresto:”Non immaginavano di arrivare a questo punto”. Gli inquirenti si aspettano che alcuni degli arrestati collaborino con le indagini

Piacenza, carabinieri piangono dopo l'arresto:"Non immaginavano di arrivare a questo punto"
Piacenza, carabinieri piangono dopo l’arresto:”Non immaginavano di arrivare a questo punto”

Sono scoppiati in lacrime i carabinieri della caserma Levante quando all’alba di mercoledì scorso i finanzieri piacentini li hanno prelevati per portarli in prigione. “Vieni con noi”. “Dove?”. “In galera”. “Ma come in galera?”. Al momento dell’arresto hanno pianto perché “non immaginavamo di arrivare a questo punto, non abbiamo mai intascato un euro“.

Oggi gli inquirenti si aspettano che qualcuno dei carabinieri arrestati collabori con le indagini durante gli interrogatori, raccontando tutto ciò che sanno su quanto accadeva nella caserma Levante. D’altronde, come dice uno degli inquirenti, “non hanno molte alternative“. Si tratta di un’inchiesta accompagnata da solide intercettazioni telefoniche, foto e intercettazioni ambientali.

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Tra gli arrestati l’unico che starebbe mantenendo un atteggiamento sereno è Giuseppe Montella. Il suo legale lo ha incontrato e attende domani, quando è fissato l’interrogatorio di garanzia, per stabilire come muoversi. Bisognerà capire anche se gli altri carabinieri arrestati (i tre fratelli Giardino), vogliano collaborare con le indagini. Il procuratore Grazia Pradella vuole comprendere se vi sono anche altri episodi, in cui i carabinieri abbiano commesso abusi di potere, arrestando ingiustamente persone. “Dobbiamo sapere se ci sono degli innocenti in carcere”, ha detto.

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