Antonelli (Cts): “Virus meno letale ma solo perchè colpisce i giovani”

Il direttore del dipartimento Anestesia e Rianimazione del Policlinico Gemelli espone la situazione del Covid in Italia. “Le terapie intensive reggono bene, meno di 50 le persone ricoverate”, dice Antonelli.

Massimo-Antonelli

Un virus meno aggressivo e meno letale, ma per via di un mutamento del ceppo di persone contagiate. Ovvero i più giovani, che in questa torrida e convulsa estate stanno avendo un rapporto più ravvicinato con il Covid. Questo è quanto ha detto, in estrema sintesi, Massimo Antonelli in un’intervista per il Corriere della Sera. Il direttore del dipartimento Anestesia e Rianimazione del Policlinico Gemelli è anche uno dei massimi esponenti del Comitato tecnico scientifico. Antonelli, per sommi capi, ha fatto capire che la situazione italiana è maggiormente sotto controllo.

E lo ha spiegato proprio attraverso la sua principale motivazione, ovvero l’abbassamento dell’età media dei contagiati. “C’è una leggera crescita ma proporzionale all’aumento dei nuovi casi e comunque non preoccupante. Anche i malati gravi sono in numero minimale. La percentuale rispetto ai positivi è sotto l’unità, mentre nel periodo acuto dell’epidemia era del cinque per cento”. E questo dato si riflette anche sulla situazione degli ospedali: “In Italia nei centri di rianimazione sono ricoverati poco più di 50 persone. Regge bene la rete delle terapie intensive grazie all’organizzazione che ci siamo dati”, ha svelato Antonelli.

Il membro del Cts ha parlato proprio del fatto che tanti giovani contagiati fanno rima con un virus meno aggressivo. “L’età media dei contagiati si è abbassata attorno ai 35 anni, fenomeno legato alle abitudini di vita sociale dei giovani che ha determinato una diffusione rapida del virus”. In ogni caso, restano forti gli appelli, ribaditi anche da Antonelli a gestire nel migliore dei modi la situazione. “Il Sars-CoV 2 circola e, senza distanziamento, basta avere contatti brevi, anche di 15 minuti, con un soggetto infetto per esserne colpiti”, ha dichiarato.

Per questo motivo gli esperti non si stanno fermando nella loro campagna di sensibilizzazione, per non abbassare la guardia. E anche Antonelli continua a “raccomandare di osservare le misure di precauzione che non impongono grossi sacrifici. Indossare mascherina, evitare assembramenti e igiene accurata e costante delle mani richiedono solo buon senso“. E per quanto riguarda i giovani, questi possono aggravarsi soprattutto se “non sono esenti specie se soffrono di altre patologie, come il diabete“. Anche perchè, come svela il membro del Cts, “è stato dimostrato che aver avuto nella stagione invernale altre malattie da virus, anche l’influenza, può favorire l’evoluzione negativa del Covid-19 verso la polmonite“.

Massimo Antonelli – meteoweek.com

In ogni caso, è servita a molto l’esperienza maturata nei mesi primaverili, quelli più duri in ottica pandemica. Perchè, come svela il dottor Antonelli, “si è in grado di trattare più precocemente ed efficacemente i pazienti critici, riuscendo spesso ad evitare l’intubazione e la ventilazione invasiva. Le risorse ci sono e abbiamo acquisito conoscenze sui trattamenti efficaci. I malati vengono diagnosticati precocemente dalle strutture territoriali, unitamente ad un efficace contact tracing, è cambiata la filosofia“.

Leggi anche -> In Sardegna ora scatta l’emergenza: sono oltre 100 i casi di rientro

Leggi anche -> Viviana e Gioele: le ultime ore di vita e l’ipotesi di suicidio

Un ultimo accenno è legato ai cosiddetti Covid Hospital, ovvero i punti in cui vengono ricoverati e isolati i pazienti affetti da nuovo Coronavirus. Antonelli rassicura sul fatto che “anche se si sono svuotati di malati con Sars Covid 2, sono pronti a rientrare in azione in qualsiasi momento grazie a un’organizzazione capace di restare operativa 24 ore su 24“. E per quanto riguarda il personale medico, anche in questo caso c’è una bella novità: “Il Dpcm del 19 maggio ha anche programmato lo stanziamento di fondi per risolvere le carenze di organico di infermieri e anestesisti rianimatori“.

Impostazioni privacy