Sardegna da regione Covid free a regione ad alta tensione: cosa è successo

La Sardegna era stata “libera” dal nuovo Coronavirus nei primi mesi di diffusione. Con l’arrivo dell’estate e l’apertura di resort e discoteche, la situazione è cambiata. E ora è guerra con le altre regioni.

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La situazione della Sardegna è clamorosamente cambiata nel giro di poche settimane. Quella che a lungo è stata una delle pochissime regioni “a prova di Covid”, ora sembra essere la maggiore vittima della nuova massiccia diffusione del virus. Ma tutto ha una ragione ben precisa, visto che le abitudini degli italiani sono cambiate con l’arrivo dell’estate. Per questo motivo è facile intuire perchè la Sardegna, da regione “Covid free”, sia diventata un nuovo covo per diversi focolai. Il tutto mentre è già iniziato il duello tra i vari governatori e il loro omologo isolano Solinas.

Ma andiamo con ordine, partendo dal mese di marzo. Mentre lo stivale tremava per l’aumento costante del numero di nuovi casi di contagio, la Sardegna sembrava quasi un universo a parte. A facilitare questa situazione era proprio lo status di isola, raggiungibile con sporadici collegamenti via aerea e via mare. Ma ben presto le cose si sono fatte ancor più “sicure” per la terra sarda, visto che il governatore Solinas ha stretto i pugni. E così è arrivata la chiusura totale dei porti e degli aeroporti dell’isola. Il tutto grazie al sostegno del ministero per le infrastrutture, che asseconda le richieste del presidente di regione.

Il 14 marzo, di fatto, in Sardegna non può arrivare più nessuno. Non mancano i disagi e i disservizi, ma con lo scopo di evitare la diffusione del virus anche nella regione più lontana dal resto d’Italia, si è trattato di un provvedimento inevitabile. L’unico modo per approdare sull’isola era il trasporto di merci o persone che si muovevano per le comprovate ragioni di salute e lavoro. Dobbiamo andare avanti di due mesi e arrivare al 17 maggio, giorno in cui il blocco delle navi e degli aerei che trasportano gente da e verso la Sardegna viene abolito.

E da qui, in un certo senso, hanno avuto inizio i guai per l’isola dei Quattro Mori. Anche se, a dire il vero, anche l’inizio dell’estate sembrava portare una certa serenità agli abitanti della Sardegna. Il 19 luglio, infatti, le province di Oristano e Nuoro sono state dichiarate “covid free”, in quanto per 28 giorni consecutivi non si erano registrati nuovi casi. E i numeri complessivi dall’inizio dell’epidemia davano ragione a Solinas e alle sue manovre. In cinque mesi si erano registrati poco meno di 1.400 casi di contagio, con 134 vittime ufficiali.

Il governatore sardo Christian Solinas – meteoweek.com

Ma i problemi sarebbero stati dietro l’angolo per l’isola. In primis dal punto di vista diplomatico, con il duello verbale tra Solinas e il sindaco di Milano Sala. Al centro del contendere c’era la questione del passaporto sanitario, con il primo cittadino del capoluogo lombardo che tuona dicendo “ce ne ricorderemo“. Mai frase fu più infelice, tanto che Sala è stato costretto a scusarsi. Ma ben presto le cose sono peggiorate in Sardegna. Anche perchè l’attività turistica è diventata sempre più frenetica, tra discoteche aperte e hotel e villaggi turistici sempre più pieni.

Fino ad arrivare ai giorni nostri, con il mese di agosto che ha assunto i contorni di un incubo costante. La crescita dei nuovi casi di contagio in Sardegna è stata costante e continua, tanto da far aumentare la preoccupazione tra gli abitanti. E così spiccano alcuni casi che preoccupano anche il resto del Paese, dal quale diversi turisti sono partiti alla volta dell’isola. Come l’episodio del resort sulla Maddalena, costretto a mettere in quarantena ben 450 tra ospiti e dipendenti per un caso accertato di positività al Covid.

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Per non dimenticare i casi di ragazzi risultati positivi dopo essere tornati in Lazio. Con tanto di polemica a distanza tra lo stesso Solinas e il suo omologo Nicola Zingaretti, in merito alla necessità di intensificare i controlli. Infine, il caso del Billionaire di Arzachena, in cui uno dei dipendenti è risultato positivo e ha costretto il sindaco a ordinare la chiusura del locale. Per buona pace di Flavio Briatore, che ha attaccato senza mezzi termini l’ordinanza. Ma in questo momento, la Sardegna deve proteggersi dopo diverse settimane vissute come esempio da seguire in tutta Italia.

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