Lei gli offre un panino, il senzatetto la violenta nel parcheggio del supermercato

Succede a Como: la donna, impietosita dal senzatetto, gli ha comprato qualcosa da mangiare, ma lui l’ha seguita e bloccata contro una recinzione.

Una vicenda che lascia senza parole, e che colpisce: una donna offre un panino ad un senza tetto che, in risposta, la segue e la violenta. Siamo a Como, nel parcheggio di un supermercato. Un passante si accorge di quello che sta accadendo e chiama la polizia. Immediato l’interventi degli agenti, che arrestano l’uomo e ricostruiscono i fatti. La donna stava uscendo dal supermercato quando nota il senza tetto che sta chiedendo l’elemosina nel parcheggio. Decide di regalagli qualcosa da mangiare, e gli offre un panino. L’uomo, 31 anni, originario della Nigeria, si alza e la segue. La aggredisce, la scaglia contro una recinzione e la stupra. L’avrebbe fatta forse franca senza il provvidenziale intervento del passante che, come detto, ha chiamato le forze dell’ordine descrivendo l’aggressore, che indossava una felpa con cappuccio di colore scuro.

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Gli agenti della volante hanno subito notato i due: la donna spaventata e scossa, l’uomo che la teneva bloccata con la forza contro una recinzione. La vittima è stata soccorsa e l’aggressore bloccato e portato in questura. Quando si è ripresa, la donna ha raccontato che poco prima, mentre andava a fare la spesa al supermercato di viale Giulio Cesare a Como, aveva comprato un panino da regalare a un senzatetto che aveva notato fuori. All’uscita gliel’ha allungato, e lui ha accettato. Ma poi l’ha inseguita e, in viale Aldo Moro, in una zona appartata poco distante, l’ha spinta contro una recinzione e ha abusato di lei. Tenuta con forza, la donna non è riuscita a liberarsi fino all’arrivo della polizia.
Accompagnata in ospedale al Sant’Anna, la vittima ha avuto una prognosi di 15 giorni. L’uomo arrestato è stato portato in questura e identificato: senza fissa dimora, irregolare, è già denunciato per percosse e violazione delle norme sull’immigrazione. Ex richiedente asilo, senza più un permesso di soggiorno dal 2016 dopo la scadenza del documento, non rinnovato, ha già ricevuto quattro ordini di espulsione mai eseguiti. Ora è in carcere con l’accusa di violenza sessuale.

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