Giovanna Truzzi, la compagna di Johnny lo Zingaro, è stata arrestata. L’accusa nei suoi confronti è di procurata evasione. Con lei finiscono in manette altre tre persone, tutte di Sassari. 
Ancora guai con la giustizia per Johnny lo Zingaro e la sua nuova famiglia. Questa volta, però, nel mirino delle forze dell’ordine finisce la sua storica compagna, Giovanna Truzzi. La donna è stata arrestata alle prime luci del mattino insieme ad altre tre persone, tutte di origini sassaresi. L’accusa nei confronti di questi quattro soggetti è di procurata evasione, proprio in merito all’uscita dal carcere della città sarda del noto malavitoso. Johnny lo Zingaro aveva tentato con successo di uscire di galera lo scorso 5 settembre, proprio con la complicità della donna.
Gli agenti della Polizia di Stato e della polizia penitenziaria hanno deciso di entrare in azione. E così sono riusciti a risalire a Giovanna Truzzi e agli altri tre soggetti, tutti finiti in manette questa mattina. Per tutti loro è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nell’episodio in questione, Johnny lo Zingaro era riuscito a ottenere un permesso premio da trascorrere presso la casa famiglia diocesana “Don Giovanni Muntoni”. Qui ha potuto trascorrere del tempo insieme alla sua compagna, ma ha anche avuto il tempo per orchestrare il mancato rientro in cella. 
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Così, insieme alla donna, Giuseppe Mastini – questo è il suo nome di battesimo – è riuscito a non tornare in carcere, dov’era atteso a inizio settembre, alla fine del periodo di permesso. La latitanza di Johnny lo Zingaro è riuscita grazie anche all’intervento dei tre complici del malavitoso e della fedele compagna, i quali sono riusciti a coprire gli spostamenti e il nascondiglio della coppia. Dieci giorni dopo, però, dopo un lungo periodo di ricerca le forze dell’ordine sono riuscite a risalire al luogo in cui Johnny e Giovanna si nascondevano.
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Il casolare si trovava in mezzo alle campagne tra Sassari e Sorso. Il ritrovamento è stato effettuato dagli uomini delle squadre mobili di Sassari e di Cagliari, insieme agli agenti dello Sco e del nucleo investigativo centrale. Dopo che Johnny lo Zingaro è stato riportato in carcere a Sassari, le indagini sono proseguite per ricostruire i suoi movimenti durante i dieci giorni di latitanza. Da lì, data per scontata la complicità della compagna, gli inquirenti sono riusciti a risalire agli altri tre soggetti che hanno collaborato con la coppia e avevano consentito al latitante di far perdere le sue tracce dopo la fuoriuscita dalla casa famiglia.
