Terza ondata Covid, ecco perché è la fase più critica

Arrivano i dati del Ministero della sanità secondo i quali bisogna prepararsi ad una terza ondata Covid, tra l’altro molto critica.

Terza ondata Covid, ecco perché fa paura

Gli indicatori registrati dal Ministero della sanità prevedono una terza ondata Covid, tra l’altro molto critica. Nonostante la curva dei contagi si sta lentamente abbassando, il numero dei morti è ancora molto alto. A preannunciare una terza fase critica è la grande quantità di spostamenti messi in atto in questo periodo per le feste natalizie di fine anno. Nello specifico vanno considerati due elementi a partire da oggi 8 dicembre, fino al 22 dicembre. Il primo: in questo arco temporale trascorreranno 15 giorni, il tempo di incubazione del virus, ovvero il tempo che intercorre tra il contatto con il virus e l’esordio dei sintomi della malattia che si stima vada appunto da 1 a 14 giorni ma più comunemente intorno a cinque giorni. Il secondo: le vacanze di Natale in arrivo e gli assembramenti.

A tutto ciò si aggiunge anche l’influenza stagionale. L’accoppiata Covid e influenza ha indotto il sistema sanitario a proporre una nuova tipologia di tampone. Si chiama tampone differenziale con lo scopo di capire se si è stati contagiati di Covid-19 o di influenza stagionale. Chi si è vaccinato contro l’influenza stagionale è avvantaggiato, almeno nell’analisi della comparsa dei sintomi. Difatti, grazie al vaccino influenzale i sanitari potranno capire prima se è Covid o no. Inoltre, da lunedì 21 dicembre tutte le regioni italiane diventeranno zona gialla per decreto ma contemporaneamente saranno vietati gli spostamenti tra regioni al fine consentire un po’ più di libertà.

Eppure i contagi sono in aumento. In Veneto, ad esempio i casi aumentano, così come in Lombardia. All’ospedale geriatrico Santa Margherita di Pavia si sono registrati oltre 100 casi di persone risultate positive al Covid-19. Nel frattempo, in Europa vengono annunciate nuove misure di chiusura dalla Germania alla Francia. “Ancora oggi i dati su Covid-19 in Italia diffusi dal ministero della Salute indicano un pesantissimo debito di morte, che inquieta”: ha sottolineato il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco all’Adnkronos Salute.

Terza ondata Covid, ecco perché fa paura
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano

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“Il trend dei nuovi positivi è in miglioramento, ma è fondamentale abbassare ulteriormente i valori: la terza ondata rischia di manifestarsi in coincidenza con l’influenza, anche se speriamo che in questo caso le misure anti-Covid contengano la diffusione e il peso delle sindromi influenzali. Il numero dei nuovi positivi sta scendendo, ma molto lentamente. E occorre ancora aspettare per vedere il calo dei decessi. Segnali positivi intanto arrivano dalla Lombardia: i dati oggi sono abbastanza buoni, e una conferma arriva anche dal numero di chiamate alle ambulanze, che si riduce”: ha concluso il virologo.

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