Il business dei vaccini: 32 miliardi di dollari per Pfizer e Moderna nel 2021

A fare i conti sulle cifre da capogiro di Pfizer e Moderna per la produzione dei vaccini, sono gli analisti di Wall Street.

La campagna vaccinale, in Italia, dovrebbe partire tra il 12 e il 15 gennaio. In ritardo rispetto alla Gran Bretagna e all’America, che invece hanno già avviato la somministrazione del vaccino Pfizer/Biotech. Partirà in anticipo rispetto a noi anche la Spagna, ma di pochi giorni. A inizio gennaio – mediamente intorno al 4 o al cinque del primo mese del 2020 – dovrebbero iniziare le prime somministrazioni. Prosegue quindi la corsa alla cura, che potrebbe segnare una battuta d’arresto all’avanzamento del Coronavirus. Intanto, mentre avanzano gli studi sull’efficacia, sugli effetti, sulle controindicazioni e sulle prospettive in ambito medico, cominciano a spuntare le prime cifre.

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A fare i conti sono stati gli analisti di Wall Street che hanno analizzato i guadagni che la Pfizer e Moderna otterranno dalla produzione dei vaccini: le aziende, secondo i calcoli, otterrebbero 32 miliardi di dollari di entrate nel 2021 grazie al vaccino anti Covid. Un passo avanti per Moderna, giovane azienda biotecnologica che ora potrebbe balzare presto in vetta alla classifica dei più importanti colossi farmaceutici al mondo, traendo vantaggi sia in termini economici che di reputazione.

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Secondo Morgan Stanley, Pfizer da sola dovrebbe generare 19 miliardi di dollari di entrate dal vaccino anti Covid nel 2021 e nel 2020 le entrate potrebbero segnare quota 975 milioni di dollari. Ricavi da dividere con BioNTech, la compagnia tedesca con cui ha collaborato allo sviluppo del farmaco. Di fatto, la svolta rappresentata dal vaccino potrebbe portare a BioNTech 62 miliardi di dollari. Le sue azioni sono infatti salite alle stelle, al +700% quest’anno: secondo l’economista, la metà del valore di mercato dell’azienda è ad oggi attribuibile al vaccino.

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