Villette sul mare abusive, 71 sequestri in Calabria. La Procura: “Ecomostro diffuso che deturpa il paesaggio”

Calabria, villette abusive nella “Catanzaro bene”: 71 i sequestri operati dai carabinieri a Caminia di Stalettì. Sono 68 i proprietari indagati. La Procura: “Ecomostro diffuso che deturpa il paesaggio”.

villette sequestri calabria - meteoweek
villette abusive, 71 sequestri in Calabria – foto via Il Fatto Quotidiano

Secondo quanto si apprende dalle fonti, i carabinieri e la Guardia costiera hanno posto sotto sequestro, su disposizione del gip, 71 villette costruite sul demanio marittimo a Caminia di Stalettì, nota località turistica del Catanzarese. Le villette sorgono a ridosso dell’arenile, e sono state costruite sulla spiaggia senza permessi e senza concessioni. Sono 68 gli indagati, ritenuti responsabili dei reati di impedimento dell’uso pubblico di spazio demaniale e invasione di terreni pubblici.

Occupazione abusiva di demanio marittimo

All’operazione hanno preso parte i carabinieri della sezione di Pg Procura, quelli della Compagnia di Soverato e del Comando provinciale e la Guardia Costiera.  Gli agenti hanno applicato i sigilli a 71 immobili costruiti abusivamente sulla spiaggia. A uno dei 68 indagati, riporta Il Fatto Quotidiano, è stato sequestrato un intero “complesso residenziale”, situato su suolo demaniale e composto da nove bungalow più un parcheggio. L’accusa è quella di occupazione abusiva di demanio marittimo, con conseguente impedimento dell’uso pubblico di spazio demaniale e invasione di terreni pubblici.

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foto via Il Corriere della Calabria – villette sequestri Calabria 

Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip Giulio De Gregorio su richiesta del procuratore Nicola Gratteri, dell’aggiunto Giancarlo Novelli e della pm Graziella Viscomi. I proprietari degli immobili, tutti indagati dalla Procura, hanno ricevuto notifica dell’ordinanza di sgombero alla quale sono chiamati ad adempiere entro 90 giorni.

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“Ecomostro diffuso”, villette abbattute

Come riportato dalle fonti locali, la Procura di Catanzaro ha definito le villette abusive un “ecomostro diffuso”, costruito illegalmente “deturpando il paesaggio, impedendo l’uso pubblico dell’area, rivendicando, quasi arrogantemente, il diritto all’impunità”. Stando alle indagini condotte dalla Capitaneria di porto e dai carabinieri, infatti, i proprietari degli immobili non hanno mai posseduto alcun titolo concessorio, né hanno ricevuto alcun tipo di autorizzazione edilizia.

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Gli immobili occupano abusivamente circa 5mila e 700 metri quadrati in passato di proprietà del Comune. Dal 1876 il suolo era passato al demanio marittimo a causa di un esproprio di quello che hai tempi era Società delle Strade Ferrate per il Mediterraneo, dopo l’acquisizione di tutta la fascia a ridosso del mare per completare l’attuale linea ferroviaria. Le villette della “Catanzaro bene” verranno dunque abbattute, dopo lo sgombero da parte dei proprietari entro i 90 giorni dalla notifica.

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