Omicidio in diretta nel centro commerciale: muore una 15enne

Un omicidio tra i più efferati degli ultimi anni, eseguito in diretta sui social network. Orrore per la morte di una ragazzina

Omicidio Social Network
Sconcertante omicidio, vittima una 15enne, assassinata da quattro coetanee (Getty Images)

Gli inquirenti parlano di ‘orrore’, di uno degli aspetti peggiori nati in questi ultimi anni dalla mania di protagonismo dei giovanissimi, ossessionati dalla popolarità dei social network.

Omicidio LIVE sui network

É  accaduto in Louisiana dove una ragazzina di 15 anni è stata assassinata da alcune coetanee che hanno documentato passo dopo passo tutto quello che hanno fatto per progettare e compiere l’omicidio.

Si tratta del terzo omicidio in pochi mesi che coinvolge ragazzi di età inferiore ai sedici anni: e gli inquirenti americani parlano di una vera e propria emergenza sociale. Di una deriva senza controllo di adolescenti che cercano la popolarità sui social network in modo ossessivo.

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Accoltellata nel grande magazzino

La polizia di Calcaiseu, Lake Charles, coordinata dallo sceriffo Tony Mancuso, parla di un movente poco chiaro: “Pare che la cosa sia nata da una discussione in un cinema – spiega l’ufficiale, molto provato durante la conferenza stampa – tutto è stato documentato da video e post pubblicati su Facebook e Instagram. Abbiamo filmati di tutto ciò che è accaduto ed è davvero molto inquietante”.

La vittima aveva solo 15 anni: dietro l’omicidio ci sono quattro ragazzine tra i 12 e i 14 anni, tutte arrestate e trasferite al Centro di Detenzione Minorile.

Le ragazzine avrebbero progettato l’omicidio per ‘farla pagare’ alla 15enne. Le quattro hanno comprato un coltello in un grande magazzino della zona e poi hanno aggredito la coetanea in un grande magazzino Walmart, riprendendo tutto con i telefonini e pubblicando live sui social network.

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Adolescenti assassine

Tony Mancuso esprime il suo orrore: “Sono state fredde, lucide, organizzate, non sembrano esprimere alcun rimorso. Ma la cosa peggiore è la facilità con cui sono riuscite a trovare un’arma”.

I video pubblicati non sono più visibili e sono al centro dell’indagine.

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