Patrick Zaki, altri 45 giorni di carcere: lo dicono i media egiziani

“Meno di due ore dopo la fine dell’udienza, i giornali egiziani hanno iniziato a diffondere la notizia che la detenzione di Patrick è stata rinnovata per 45 giorni”, tuttavia “gli avvocati di Patrick non sono ancora stati informati ufficialmente della decisione.

Dovremmo sapere entro domani se è effettivamente vero che un giornale ha conosciuto la decisione prima degli avvocati di Patrick. Continuiamo a sperare che queste notizie esasperanti non siano vere e che Patrick non resti più di un anno in detenzione”. Lo hanno scritto gli attivisti che si battono per la liberazione di Patrick Zaki sulla pagina Facebook ‘Patrick Libero’.

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Confermati altri 45 giorni di carcere

– Per Patrick George c’è stato un “rinnovo della detenzione preventiva di 45 giorni per diffusione di notizie false”: lo ha confermato all’ANSA una fonte giudiziaria egiziana affermando che “la Procura generale ha confermato la propria volontà di applicare le disposizioni di legge e della Costituzione che la autorizzano a tenere l’accusato in custodia cautelare”. Questo in quanto “i motivi della sua incarcerazione permangono sempre” e “le indagini proseguono ancora”, includendo “indizi e giustificazioni” della detenzione, ha aggiunto la fonte.

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Le accuse contro Patrick Zaki

La decisione odierna è stata presa dalla “Corte penale del Cairo riunita al complesso penitenziario carcerario di Tora sotto la presidenza del Consigliere Moataz Khafaghi”, ha precisato la fonte. Zaki è “accusato di istigazione a manifestare, esortazione a rovesciare il regime e diffusione di false informazioni”, viene rammentato. “Notizie false in grado di perturbare la sicurezza e la pace sociale”, ha sostenuto inoltre la fonte ricordando alcuni elementi del procedimento “7245 dell’anno 2019”.

Patrick Zaki – Meteoweek

Lo studente viene accusato per “l’uso di un account su una rete internet internazionale per destabilizzare l’ordine pubblico, compromettere e mettere in pericolo la sicurezza della società”, aggiunge la fonte con implicito riferimento a Facebook. Informazioni analoghe sono state pubblicate da diversi autorevoli media egiziani come i siti di al Masry al-Youm, Shorouk, Dostour, Akhbar al Youm, al Watan, Bawaba.

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