Delitto Roberta Siragusa, l’autopsia che parla di un “corpo dilaniato”

L’esame autoptico della salma di Roberta Siragusa non ha ancora chiarito del tutto le cause del decesso, ma pare sia escluso strangolamento

Roberta Siragusa-Meteoweek.com

La salma di Roberta Siragusa è rientrata a tarda notte, dopo l’autopsia eseguita a Messina. L’esame autoptico, tuttavia, non ha chiarito totalmente quali siano le cause della morte della ragazza, ma a quanto pare si sarebbe già esclusa l’ipotesi di morte per strangolamento. Attualmente per l’omicidio è indagato Pietro Morreale, 19 anni, suo ex fidanzato.

Il legale Giuseppe Canzone, presente all’autopsia,  parla di “un corpo dilaniato, come ha detto il gip e siamo molto provati per quello che abbiamo visto”. “Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause del decesso. Dall’esame autoptico sono emerse”, ha spiegato Manfredi Rubino, consulente nominato dai legali della famiglia Siragusa, “gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause della morte. La lingua protrusa può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è il caso in specie”. 

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I funerali di Roberta Siragusa

Roberta Siragusa-Meteoweek.com

Dopo l’autopsia la salma è rientrata a Caccamo sotto scorta dei carabinieri. La bara bianca è ora a casa dei genitori che attendevano la salma della figlia. Giovedì la città darà il suo ultimo saluto a Roberta.

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Il funerale sarà celebrato dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

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