Esperti Oms a Wuhan: dove tutto è iniziato

Una visita speciale a Wuhan: gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità sono arrivati all’istituto di virologia della città dove tutto è iniziato. Donald Trump, ha ripetutamente accusato l’istituto di aver diffuso il virus che ha causato il Covid-19, provocando la pandemia globale. Lì sono presenti diversi laboratori ad alta sicurezza in cui i ricercatori stanno lavorando sul coronavirus. Magari, riescono a scoprire l’origine di quest’incubo.

Le visite dell’Oms a Wuhan

Già lo scorso 31 gennaio 2021 la squadra dell’Oms si era recata al mercato di animali vivi, a Wuhan, per indagare le origini della pandemia Covid-19.  Gli specialisti sono entrati nel complesso, chiuso da un anno, scortati dalle forze di sicurezza, che hanno allontanato i cronisti intervenuti sul posto. La seconda giornata di missione, invece, si era svolta infatti all’insegna della propaganda. Dopo una visita al primo ospedale Covid di Wuhan, sulla quale la delegazione Oms ha fatto sapere pochissimo, gli esperti internazionali sono stati condotti alla mostra con la quale il Partito Comunista ha reso omaggio al personale sanitario cinese che ha lottato contro il virus. I visitatori sono stati accolti da decine di manichini in tuta da infermiera e da un mare di bandiere rosse. Enormi ritratti del presidente, Xi Jinping, dominavano le sale, mentre pannelli più piccoli tributavano la memoria dei medici e degli infermieri uccisi dal coronavirus.

dove tutto è iniziato

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I programmi dell’Oms

L’Oms aveva già raffreddato le attese di trovare elementi risolutivi sulle radici della pandemia che ha sconvolto il mondo. Per gli esperti, dunque, appare infatti difficile raccogliere elementi davvero significativi. Ciò accade alla luce della ferma volontà di Pechino di portare avanti una narrazione trionfalistica, con un conteggio ufficiale di 4.636 morti e nemmeno 90 mila casi, e di negare possibili responsabilità o mancanze. Sulle prossime tappe della missione non si sa molto. Michael Ryan, il direttore delle operazioni di emergenza dell’Oms, è rimasto sul vago nell’incontro con i giornalisti, limitandosi a parlare di un “programma molto, molto impegnativo“.

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