L’Agenzia delle Entrate si prepara a un cambio generazionale pianificando nel triennio 2021-2023 almeno cinquemila pensionamenti e quattromila ingressi 
Sarà una vera e propria rivoluzione per l’Agenzia delle Entrate che nel prossimo biennio si appresta a un ricambio generazionale senza precedenti.
Agenzia delle Entrate, ricambio
Saranno oltre cinquemila i dipendenti, importante la percentuale di dirigenti, che andranno in pensione grazie all’ultima coda di chi ha chiesto e ottenuto di accedere alla cosiddetta Quota 100. Il ricambio sarà orientato a un ringiovanimento di tutta la macchina delle risorse umane dell’agenzia che nel frattempo si appresta ad accogliere un gran numero di nuovi dipendenti. Si prevede infatti l’arrivo di oltre 4mila nuove unità operative. Tra concorsi avviati e altri da mettere in moto nei prossimi mesi si parla di almeno 500 tirocinanti che entreranno in servizio fin da questo mese.
Poi un biennio di totale rinnovo: nuova graduatoria con promozione per 25 funzionari, concorso per altri 1.243 dipendenti e chiudere una volta per tutte il decennale concorso dei dirigenti che vede 175 manager alle prese con una storia infinita di ricorsi.
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Rinnovamento organizzativo
Il ricambio prevede un rinnovamento organizzativo e pratico che non sarà solo numerico. Ai nuovi dipendenti si chiede infatti una maggiore autonomia, un approccio più professionale a digitalizzazione dei dati, supporto on line e lingue straniere. L’approccio dei nuovi dipendenti della macchina fiscale italiana dovrà essere più moderno e manageriale.
Sempre più peso avranno l’elaborazione dei dati informatici e statistici che acquisiranno un peso sostanziale all’interno del nucleo della Direzione centrale. Si tratta di una funzione che l’Agenzia punta a sviluppare per offrire un supporto statistico stretto contatto con il ministero dell’Economia. Si tratta di capire le nuove economie, l’impatto su contribuenti, imprese e professionisti di tutte le imposte.
