Ebola, nuovi casi nella Repubblica democratica del Congo: morta una donna

Ebola, l’Oms annuncia la rilevazione di nuovi casi nella Repubblica democratica del Congo. Nelle scorse ore una donna è morta, e le autorità stanno lavorando al rintracciamento dei contatti e all’identificazione del ceppo del virus.

ebola in congo
nuovi casi di Ebola in Congo, foto di archivio – meteoweek.com

Segnalati nuovi casi di contagio da Ebola nella Repubblica democratica del Congo. Se nel giugno scorso la precedente epidemia era stata dichiarata conclusa dalle autorità locali, nella giornata di ieri il ministero della Salute del Paese ha reso noto di aver rilevato un nuovo caso a Butembo, città nella provincia del Nord Kivu. Nei giorni scorsi una donna si era recata in un centro sanitario in cerca di cure, e la filiale dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica avrebbe trovato traccia del virus nei campioni prelevati dalla paziente. La donna, che è morta, era la moglie di un uomo già sopravvissuto all’Ebola.

Ebola in Congo, nuovi casi dopo l’ultima epidemia grave

La notizia, sottolinea l’Adnkronos, è stata diffusa dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità, che attraverso una nota ufficiale ha precisato come “non è insolito che si verifichino casi sporadici a seguito di un’epidemia grave”. E proprio gli epidemiologi dell’Oms stanno ora indagando sul caso, in sinergia con la risposta delle autorità sanitarie provinciali del Nord Kivu e del ministero della Salute del Congo. In particolare, sono già in atto la disinfezione dei siti visitati dalla paziente morta, e l’individuazione dei contatti (al momento più di 70) avvenuti nei giorni scorsi. Inoltre, è stato avviato il sequenziamento del genoma per identificare il ceppo di Ebola coinvolto, con l’intento anche di riconoscere un suo eventuale legame con l’epidemia precedente.

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Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms Africa, ha sottolineato come “l’esperienza e la capacità delle squadre sanitarie locali è stata fondamentale per rilevare questo nuovo caso di Ebola e aprire la strada a una risposta tempestiva”. Nel frattempo, l’agenzia Onu per la salute “sta fornendo supporto alle autorità sanitarie locali e nazionali per rintracciare, identificare e trattare rapidamente i contatti per ridurre l’ulteriore diffusione del virus”.

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Come evidenziato dall’Oms, la decima e ultima epidemia di Ebola scoppiata nella Repubblica democratica del Congo è durata per quasi 2 anni, e si è confermata come la seconda epidemia più grande al mondo. Macinando 3.481 casi, 2.299 decessi e 1.162 sopravvissuti, è stata anche “particolarmente difficile a causa dei problemi di sicurezza che hanno interrotto gli sforzi per il contrasto al patogeno”. Per questo, l’attenzione sulla situazione attuale è massima.

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