Secondo un’inchiesta studentesca, l’88% degli studenti preferirebbe fare l’esame di maturità solo orale invece che con prove scritte 
Secondo un sondaggio studentesco che ha visto coinvolti oltre 7mila studenti e studentesse, l’88% degli studenti preferirebbe che l’esame di maturità fosse solo orale invece che con prove scritte. In breve, come è successo nel 2020. L’84% degli alunni vorrebbe anche che fosse reintrodotta la tesina multidisciplinare.
Il 77% degli studenti ritiene inoltre che PCTO e il 90% le Invalsi non debbano costituire criteri per accedere agli esami di Stato. Il 55% degli studenti pensa di trovarsi indietro col programma scolastico. E non è tutto, perché 6 studenti su 10 dicono di aver avuto difficoltà con la didattica a distanza.
Leggi anche:—>Frosinone, la vittoria un toccasana. Con il Pescara vietate distrazioni
“Le statistiche di Ipsos per Save the Children e dell’ordine degli psicologi in collaborazione con lo stesso ministero dell’Istruzione hanno dimostrato ampiamente l’incidenza negativa di questi mesi di Didattica a Distanza sulla salute, mentale soprattutto, degli studenti e delle studentesse, considerando inoltre l’attuale fase in cui i docenti in tutto il paese stanno utilizzando i momenti in presenza per inseguire valutazioni mancanti e programmi didattici arretrati piuttosto che garantire una fase di recupero, ci sembra inaccettabile pensare che ancora una volta alle incertezze sulla maturità si risponda con l’ennesima riforma contingenziale dell’esame, che con ogni probabilità verrà modificata ancora e ancora, calata dall’alto, senza considerare le necessità degli studenti e delle studentesse. Pretendiamo un incontro con il nuovo ministro Bianchi sul futuro della scuola“, dice Luca Redolfi, che fa parte dell’Esecutivo nazionale Unione Studenti.
