Assassinò la madre facendola a pezzi, accusata anche per delitto del figlio

Giulia Stanganini, 38 anni, l’anno scorso assassinò la madre facendola a pezzi. Ora è accusata di aver ucciso anche il figlio di 3 anni e mezzo 

Polizia-Meteoweek.com

Giulia Stanganini, 38 anni, l’anno scorso aveva assassinato la madre facendola a pezzi e ora è sotto accusa per l’omicidio del figlio di 3 anni e mezzo. La svolta scioccante è giunta oggi, quando la polizia di Genova ha notificato una nuova ordinanza alla donna che ora è accusata anche di omicidio aggravato premeditato.

Il bimbo lo avevano rinvenuto morto nel novembre 2019. La donna aveva raccontato di averlo trovato deceduto nel letto accusando il pediatra di superficialità. All’inizio si pensava a una morte naturale del bimbo, poi però gli inquirenti hanno voluto fare ulteriori indagini dopo il delitto della nonna del bambino. L’inchiesta ha portato alla luce che la donna un mese prima che morisse il figlio era andata su Internet a cercare come soffocare le persone senza lasciare tracce. I poliziotti hanno anche scoperto un messaggio inviato da Stanganini al padre di suo figlio, da cui era separata, 12 prima che il piccolo perdesse la vita. Secondo gli inquirenti preannunciava quanto poi è accaduto. «Vai a tr… e buon anno a te e agli altri e buon Natale. Vedrai tra poco col piccolo Adam altro che tr…», era scritto nel messaggio indirizzato all’uomo.

La donna, secondo quanto emerso dall’inchiesta, avrebbe soffocato il figlio con un cuscino mentre il piccolo stava dormendo. A rafforzare l’ipotesi degli inquirenti le testimonianze dei vicini che hanno detto che la donna non riusciva a gestire il rapporto con il figlio e se lui piangeva lei copriva di insulti e bestemmie. Anche la sera in cui è morto i vicini l’avrebbero sentita urlare: il piccolo piangeva, poi il silenzio.

LEGGI ANCHE: Bambina violentata dal vicino: era entrato in casa dal balcone

I vicini avevano sentito la madre chiamarla ‘assassina’

Giulia Stanganini, avrebbe ammazzato sua mamma che era convinta della responsabilità nella morte del nipote. La nonna di Adam, secondo gli investigatori, accusava la figlia di avere causato la morte del piccolo tanto che i vicini l’avevano sentita chiamare la figlia “assassina”. E per questo, secondo la procura, Giulia Stanganini aveva ucciso la madre Loredana Stupazzoni, bidella in pensione di 63 anni e poi ne aveva smembrato il corpo. La donna ha sempre però negato di avere ucciso sua mamma: presentandosi in questura alle 4 del mattino, aveva raccontato di averla trovata impiccata e, dopo ore in preda alla confusione, di avere fatto a pezzi il corpo per disfarsene.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, non c’è più tempo: la partita di Mario Draghi si gioca sui vaccini

I pm hanno chiesto al gip la custodia anche per quell’omicidio ma il gip ha respinto. La morte di Stupazzoni potrebbe essere compatibile con un suicidio, aveva scritto il medico legale. “Faremo appello – ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – perché per noi tutti gli indizi ci portano a ritenere che la Stupazzoni non si sia tolta la vita da sola”. In effetti, la ex bidella la mattina aveva contattato la banca per fissare un appuntamento, aveva preso due volte il taxi, non aveva lasciato alcun biglietto e chi la conosceva non aveva avuto segnali di alcun tipo. Dopo la morte del piccolo Adam, però, la vita tra le due donne era diventata complicata e le liti sempre più frequenti.

Impostazioni privacy