Coronavirus, non c’è più tempo: la partita di Mario Draghi si gioca sui vaccini

Il piano vaccinale prosegue a rilento, mentre l’Italia rischia di finire nuovamente in zona rossa per l’epidemia da Coronavirus.

1.540.475. E’ il numero delle persone vaccinate, con due dosi, nel nostro Paese. Un numero che porta la percentuale ad un leggero 2,58% della popolazione. Numeri leggermente più alti se consideriamo le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino. Sono 3.404.144, il  5,71% della popolazione. Numeri bassissimi e neanche lontanamente paragonabili alle percentuali raggiunte dagli altri Paesi. Se da una parte Mario Draghi prepara il nuovo Dpcm con le misure per limitare la diffusione del Covid e delle sue varianti, è chiaro a tutti che non c’è più tempo da perdere.

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Il presidente del Consiglio sembra aver lanciato un primo segnale di discontinuità cambiando i vertici. Via Domenico Arcuri, il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus. Ma basterà? Sul piano vaccinale occorre una accelerazione decisiva per far uscire il Paese dalla crisi. Accelerazione che non va d’accordo con l’Europa. Non solo l’Italia, ma anche i Paesi europei soffrono la lentezza nell’arrivo delle dosi e nelle somministrazioni, tanto che c’è chi pensa di agire da solo e già alcuni Paesi hanno deciso di agire da soli, staccando il cordone dall’UE.

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Intanto, la curva dei contagi è in risalita. “Le prossime settimane non saranno facili e dobbiamo riconoscerle per quello che sono. Perché è dovere della politica e delle Istituzioni dire la verità”, ha detto Roberto Speranza qualche giorno fa. Il Ministro della Salute ha messo in allarme sulla circolazione del virus, così come fatto dagli esperti e dai tecnici del Cts.  E’ infatti in arrivo il prossimo Dpcm, in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile. Nessun segno di apertura, anzi le chiusure verranno in qualche modo rafforzate. Si procederà con il sistema a fasce, ma intanto c’è chi ipotizza un nuovo lockdown alle porte. Resta il nodo sulle scuole, la cui decisione nelle zone arancioni è in mano ai governatori. Tra vaccini, governance e pandemia il Governo Draghi non ha tempo da perdere e la credibilità del nuovo esecutivo si gioca tutta in queste ore; in ballo, c’è il destino dell’Italia.

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