I travestimenti di Achille Lauro a Sanremo: il loro significato e le polemiche

Ne abbiamo avuto un assaggio già l’anno scorso: i look di Achille Lauro rappresentano la sua espressione più immediata, come artista e cantante. Quest’anno Lauro De Marinis (il suo nome all’anagrafe) ha scelto di rendere i suoi travestimenti, i protagonisti della sua presenza sul palco dell’Ariston. 

Achille Lauro

I quadri di Achille Lauro

Sono i Quadri di Achille Lauro, la cosa bizzarra e che piace un sacco, di questo altrettanto singolare Festival di Sanremo 2021. Il cantante ha scelto di dare un significato alle sue esibizioni sul palco del teatro Ariston, indossando in ogni serata, un costume e un trucco diverso in base alla “causa”. Ma attenzione: ogni quadro ha un messaggio proprio e tutti sono uniti da un filo comune.

Insieme a Zlatan Ibrahimovic, Achille Lauro è l’ospite fisso di questo Sanremo 2021. Il cantante ha spiegato che i suoi costumi, rappresentano cinque generi musicali, raccontati attraverso le canzoni che lui canterà in ognuna delle 5 serate del Festival.

“Il mio sarà un viaggio nei generi musicali, i quadri ne saranno i contenitori. Generi che hanno definito e influenzato non solo la mia sensibilità di artista ma anche la percezione che la gente aveva di sé e del mondo. Ogni genere rappresenta un’epoca, un modo di vivere e di pensare: un momento di rottura e di cambiamento. La musica ancora oggi ne è il motore. Ha cambiato il modo di pensare, di vestire, di ballare, di interpretare la realtà e di esprimersi. Ha legittimato la ribellione, la libertà e ha aperto le porte all’individualità. Le mie benedizioni sono in realtà un invito a vivere la vita con il senso che ognuno desidera. Realizzare i propri sogni, nella totale libertà.” Scrive il cantante sui social.

Dietro i suoi outfit, c’è Gucci

Achille Lauro è quindi ritornato sul palco di Sanremo, con il botto. Ormai le sue non sono delle mere esibizioni canore ma dei veri e propri spettacoli. Il suo look eccentrico è curato da Gucci. E’ proprio Alessandro Michele infatti, il direttore creativo della maison, a “mettere mano” sugli outfit del cantante. Del resto non è un mistero che Michele sia un forte sostenitore della libertà creativa nella moda, un pensiero che si sposa benissimo che quello di Achille Lauro.

L’aveva promesso e Achille Lauro lo sta facendo: sta portando sul palco dell’Ariston 5 straordinari quadri. “Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi” preannunciava il cantante. Finora il pubblico ne ha potuti ammirare tre. Ecco i loro significati:

Primo Quadro: il glam rock

Il brano “Solo noi” (il suo nuovo brano musicale) ha dato il via alle performance creative del cantante. Achille ha esordito nella prima serata con il genere Glam Rock, adornato di piume e brillantini con una parrucca blu e un trucco spettacolare.

“Sono il Glam rock. Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente” Dagli occhi infatti delle finte lacrime di sangue colavano sul suo viso, dando un effetto visivo impattante.

Secondo Quadro: il rock’n roll

La seconda serata invece è stata dedicata a Mina. Achille Lauro si è esibito con “Bam Bam Twist”, indossando una lunga treccia rossa, proprio per omaggiare la “Tigre di Cremona”. Il quadro rappresentato da Lauro è stato accompagnato da Claudio Santamaria e Francesca Barra i quali si sono cimentati in un romantico e sensuale ballo.

Il genere musicale è invece il rock’n roll, come lo stesso artista spiega sui social:  “Sono il Rock ‘N Roll. Trasgressione che entra nelle case di mezza America. Esplicito invito a lasciarsi andare.Una vecchia chiesa indignata per il credo dell’irriverenza. Nuovo tempio notturno del giovane e del proibito. È tempo di gioco. Demonio, divinità, Jukebox tappezzati di chiodi.”

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Achille Lauro

Il terzo Quadro: il pop

La terza serata invece è stata quella del quadro che racconta il pop. Il cantante si è esibito sulle note di “Penelope” vestito da statua di un dio greco. Insieme al lui nella performance, anche Monica Guerritore e Emma Marrone.

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“Sono il Pop. Presente, passato. Tutti, Nessuno. Universale, censurato. Condannato ad una lettura disattenta,
Superficiale…” E’ l’ inizio della didascalia pubblicata sui social.

A questo punto non ci resta che attendere la serata di stasera e quella di domani per conoscere gli ultimi due quadri di Achille Lauro. Intanto non sono mancate le polemiche dovute al trucco che simulava le lacrime di sangue. “Blasfemo!” Ha tuonato  Riccardo Caniato curatore della prefazione di un volume sulla Madonna di Civitavecchia “Civitavecchia, 25 anni con Maria” di frate Flavio Uboldi.

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