Gino Paoli senza freni si sfoga alla trasmissione di Geppi Cucciari

Nel corso della trasmissione Un giorno da pecora Gino Paoli si sfoga e non risparmia nessuno, dai politici ai cantanti.

Cantautore, musicista, ma anche politico, Gino Paoli non ha perso occasione per dare piena voce ai suoi pensieri durante Un giorno da pecora il programma condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro in onda dal lunedì al venerdì dalle 13:30 alle 15:00 sulle frequenze di Rai Radio 1. L’artista non ha risparmiato nessuno e non sono bastati di certo gli interventi dei conduttori a fermarlo.

“I fiorentini mi stanno sul ca**o”

Primo bersaglio di Gino Paoli i politici. Al centro del dibattito le dimissioni da segretario del Partito Democratico di Nicola Zingaretti, su cui è arrivato dritto il commento: “Forse si è dimesso perché ne aveva le palle piene e quando hai le palle piene è meglio mollare”. Ma ad essere asfaltato dal cantante è soprattutto Matteo Renzi, su cui non ha avuto remore nel dichiarare: “È una persona che ha presentato un programma straordinario, giusto, che poteva aggiustare tante cose. Aveva un programma intelligente, a me chiesero di appoggiarlo, ma ho detto che non mi piaceva perché i fiorentini mi stanno sul ca**o.”

Gino Paoli a un giorno da pecora

L’intervento di Geppi Cucciari

A questo punto è intervenuta Geppi Cucciari per provare a mettere un freno alla lingua di Gino Paoli: “Signor Paoli noi la invitiamo a tornare su questa frase, i fiorentini sono stupendi”, ma non è servito a nulla, perché ha continuato: “Ha fatto delle cose giustissime e proprio per questo l’hanno mandato a cagare”. Non ancora del tutto soddisfatto, ci ha tenuto a precisare ulteriormente: “A me quelli di Firenze mi stanno sul ca**o, quelli che parlano troppo mi stanno sul ca**o, quelli che fanno i fighetti mi stanno sul ca**o.”

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“Sanremo è solo uno spettacolo televisivo”

Ma non sono soltanto i fiorentini e i politici ad essere presi di mira dallo spietato Gino Paoli. Il cantante ne ha in serbo anche per gli artisti in gara al 71° Festival di Sanremo che si è concluso solo la scorsa settimana: “Sanremo ha finito di essere il Festival della canzone”, dichiara, “Una volta erano gli editori a mandare le proprie canzoni migliori. Poi è diventato solo uno spettacolo televisivo in cui si cerca scandalo. Non lo guardo da dieci anni, quando ci sono andato è perché me lo avevano chiesto degli amici”. Ma proprio quando sembra che niente e nessuno possa salvarsi dal giudizio di Gino Paoli, ecco che arriva un commento positivo.

“La scienza dovrebbe essere un bene di tutti”

All’età di 86 anni, Gino Paoli è infatti riuscito a vaccinarsi e nel corso del suo intervento ha speso qualche parola in merito all’importante della scienza: “La scienza dovrebbe essere un bene di tutti, la sola cosa che sento è che vorrei lo facesse anche mia moglie, è lei che fa tutto ed è lei che si è impegnata per farla fare a me. Approfittare di un’arma per stare meglio mi pare una cosa di buon senso. Poi ci sono anche i cretini e quelli non lo faranno.”

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