Allerta fuga radioattiva nella centrale nucleare in Cina, ma Biden minimizza

L’allarme è stato lanciato dalla Francia agli Stati Uniti, ma il presidente americano Joe Biden minimizza e la Cina nega il pericolo.

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Allerta fuga radioattiva nella centrale nucleare in Cina, ma Biden minimizza – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

“Un’imminente minaccia di fuga radioattiva”. Così l’azienda francese Framatome ha dato l’allarme di pericolo a proposito della centrale nucleare cinese di Taishan, nella provincia meridionale del Guangdong, in Cina. La comunicazione è stata fatta agli Stati Uniti lo scorso 8 giugno 2021, come da accordi presi con i trattati sugli incidenti nucleari.

Sarebbe infatti proprio l’amministrazione Usa a dover dare l’allarme internazionale. Il governo Biden, tuttavia, sembra prendere alla leggera la questione. Al momento il National Security Council di Washington sta valutando la situazione, ma secondo fonti governative emerse dalla tv americana Cnn non è ancora a “livello di crisi”. Semplicemente, merita attenzione.

La segnalazione della Francia agli Stati Uniti

Ma cosa c’entra la Francia con la centrale elettrica cinese? Framatome, controllata da Électricité de France, ha partecipato alla progettazione e costruzione dell’impianto in Cina. L’azienda si è resa conto dell’anomalia alla fine di maggio e per prevenire ogni danno ha deciso di allertare gli americani con una lettera al Dipartimento dell’Energia di Washington.

Sempre stando a quanto emerso nei servizi della Cnn, i tecnici francesi che lavorano nella centrale avrebbero riferito che le autorità cinesi avrebbero persino innalzato i parametri di accettabilità del livello di radiazioni intorno alla struttura al 90 per cento, per evitare di doverla fermare proprio a causa della perdita segnalata dalla Francia.

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La risposta della Cina

“I due reattori rispecchiano i criteri di sicurezza nucleare e operano normalmente”, è la risposta della Cina, che nega il pericolo di radioattività. Lo hanno scritto sul sito della centrale nucleare durante la serata di domenica, 13 giugno, probabilmente dopo aver ricevuto una richiesta di maggiori informazioni da parte degli americani e giusto poco prima che la Cnn trasmettesse il servizio allertando il mondo intero.

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Nel frattempo su Weibo – la versione cinese di Twitter – Wang Yigang, membro dell’Istituto dell’economia industriale, ha diffuso un messaggio in cui accusa l’“imperialismo americano” di cercare “di frenare l’ascesa nucleare della Cina per forzarla a sviluppare solo energia solare ed eolica”.

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