Caso Alberto Genovese: sequestrati 4,3 milioni all’imprenditore

Accolto il ricorso dei pubblici ministeri per reati fiscali. Sequestrati beni del valore di quasi 4,4 milioni di euro

Da pochi giorni si è chiusa l’inchiesta su Alberto Genovese. L’imprenditore accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze avvenuta nel luglio del 2020 a Ibiza, andrà a processo e rischia una lunga condanna. Ma non solo. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura di Milano contro il sequestro preventivo dei beni di Genovese.

Il fondatore di Facile.it in carcere dallo scorso novembre vedrà sequestrati beni del valore di quasi 4,4 milioni di euro relativi a una presunta evasione fiscale che avrebbe commesso, tra il 2018 e il 2019, Alberto Genovese. Il sequestro era stato richiesto dai pm Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro nell’ambito del filone di indagine a carico dell’imprenditore del web su presunti reati fiscali, tra cui l’intestazione fittizia di beni.

LEGGI ANCHE: I vaccini funzionano! Ricoveri perlopiù a chi non ha ricevuto la dose

Infine per quanto riguarda la tranche sulle sospette violenze sessuali e la detenzione e cessione di stupefacenti i pubblici ministeri, coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella, hanno notificato lo scorso venerdì a Genovese l’avviso della chiusura delle indagini preliminari che prelude la richiesta di rinvio di giudizio.

Impostazioni privacy