Lo ricordiamo come uno dei sex symbol del cinema hollywoodiano degli scorsi decenni: oggi Val Kilmer si trova a dover affrontare un grave cancro alla gola e ne parla così. 
Una carriera ricca di successi, quella di Val Kilmer, che ha interpretato film come Top Gun e Willow, Heat, Batman Forever in cui ha vestito i panni del Cavaliere Oscuro e The Doors di Oliver Stone, nel quale si è trasformato in Jim Morrison.
A 61 anni l’attore si trova a dover affrontare il momento più difficile della sua vita: l’uomo ha deciso di raccontare la sua quotidianità con il cancro alla gola in un documentario.
Val Kilmer dopo il cancro alla gola: “Non posso parlare, ho un buco in gola”
Nonostante la grande fama, per Val Kilmer è giunto il momento di allontanarsi dalle luci della ribalta, dopo che gli è stato diagnosticato un cancro alla gola. L’attore ha deciso di parlare pubblicamente di quanto gli è successo negli ultimi anni in un documentario Amazon intitolato «Val» nel quale racconterà la storia di un attore all’apice del successo che ha visto in un istante la sua vita completamente stravolta.
In questo periodo di buio totale Val ha dovuto fare i conti con trattamenti di radio e chemioterapia: la malattia che lo ha colpito ha avuto come conseguenza un’inevitabile tracheotomia che ha danneggiato in modo permanente la sua voce. Ora che ha sconfitto quel terribile male, Kilmer è pronto a raccontare la sua storia.
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Con la voce sottile e roca Val confessa tutto il dolore che ancora prova: «Non posso parlare senza tappare questo buco che ho in gola. Ovviamente suono molto peggio di come mi senta io nella mia testa. Devi scegliere se respirare o mangiare», dice, confermando di essere costretto a nutrirsi attraverso un sondino. 
Val Kilmer si racconta su Amazon: “Non rinnego niente, sono benedetto”
I registi Scott e Poo hanno dichiarato di aver preso la decisione di realizzare questo documentario dopo aver conosciuto personalmente l’attore e aver saputo dell’ampio archivio di filmati personali a sua disposizione. «Ci siamo avvicinati a lui tre anni fa. Avevo lavorato con lui al suo progetto Cinema Twain e quando non poteva andare in tournée con lo spettacolo Citizen Twain. Lavoravo con lui su quello e anche su altri progetti, archiviando le sue riprese. Non ha la vanità che ti aspetteresti da qualcuno della sua fama e celebrità. Non c’è mai stato quel tipo di artificio o protezione che le persone che sono veramente famose devono mettersi intorno.», queste le parole dei due professionisti che hanno deciso di impiegare il loro talento per portare sullo schermo la storia di Val.
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Nel documentario Amazon, Val Kilmer è proiettato verso il futuro, pronto ad accogliere tutto quello che verrà. «Mi sono comportato in malo modo con alcuni. Non rinnego niente di tutto questo e non ho rimpianti perché ho perso e ritrovato parti di me che non sapevo esistessero. Sono benedetto», dice, sottolineando come la malattia che lo ha colpito lo abbia indotto a riflettere.
