Inghilterra, nuova emergenza Covid-19: picchi di contagi, ospedali pieni e scandali

In Inghilterra il Covid-19 è tornato a creare disagi: le ambulanze sono in fila davanti agli ospedali a causa dei nuovi picchi di contagi. Per il quarto giorno consecutivo il Paese ha registrato oltre 40 mila casi. Non si toccavano questi livelli da luglio. Uno scandalo, inoltre, ha coinvolto la sanità inglese, con 43 mila tamponi positivi che, in realtà, sono stati processati come negativi. I medici sono per questi motivi in rivolta.

Inghilterra covid
I reparti di terapia intensiva nel Regno Unito sono pieni – meteoweek.com

È nuovamente allarme Covid-19 in Inghilterra, nonostante la maggior parte della popolazione abbia ricevuto il vaccino. Per il quarto giorno consecutivo il Paese ha registrato oltre 40 mila nuovi casi. La situazione più preoccupante, tuttavia, non è questa. Il problema vero e proprio, infatti, è la crisi sanitaria che il Governo è costretto ad affrontare, con inclusi clamorosi scandali. Nei giorni scorsi, infatti, è emerso che circa 43 mila tamponi sono stati certificati dalla società Immensa Health Clinic come negativi, quando in realtà erano positivi. I test rapidi avevano dato l’esito corretto, ma al momento del molecolare quest’ultimo era stato erroneamente ribaltato. I pazienti in questione avevano persino i sintomi dell’infezione.

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L’inverno, complice l’arrivo dell’influenza, adesso si preannuncia particolarmente difficile. Le ambulanze sono in fila numerose davanti al pronto soccorso, ma i posti letto mancano. In media si contano 800 ricoveri e 140 decessi al giorno. Le strutture sanitarie, inoltre, sono in profonda difficoltà, non soltanto per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19. Ben 5,7 milioni di pazienti in attesa di iniziare trattamenti per patologie diverse, di cui 9.574 in lista d’attesa da due anni. I dati della UK Oncology Nursing Society hanno rivelato che soltanto nel primo anno della pandemia 369 mila persone in meno hanno potuto accedere ad uno specialista e 19.500 persone non hanno potuto ricevere una diagnosi sul cancro. Le conseguenze si preannunciato funeste.

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I medici di base, da parte loro, non intendono riprendere con le visite face to face e minacciano di abbandonare il sistema sanitario, già carente di personale a causa dell’emergenza Covid-19. È per questa ragione che le persone sono costrette a rivolgersi agli ospedali, ai privati oppure a rinviare ulteriormente. Ad agosto la percentuale di pazienti che sono stati visitati di persona è stata il 58% del totale. Il motivo sta nel fatto che la forza lavoro medica si sta sempre di più erodendo dai 27,381 del 2019 ai 26,805 medici del 2021. “Un numero di elevato di pazienti che non riuscivano ad avere un appuntamento nel pubblico si sono rivolti agli studi privati per ottenere consulenze in tempi più certi, moltissimi anche gli italiani che si sono rivolti a noi vedendo la differenza con il sistema sanitario britannico. Il trend è stato esponenziale”, ha raccontato Alex Leo, medico di uno studio privato di medici italiani a Londra, a Il fatto quotidiano

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