Ucraina, missili russi su centro commerciale di Kremenchuk: oltre mille civili all’interno

I razzi russi hanno bersagliato un centro commerciale a Kremenchuk, a circa 300 km da Kiev. All’interno c’erano almeno mille persone.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky denuncia l’attacco russo come una forma di terrorismo ai danni della popolazione civile.

Il centro commerciale di Kremenchuk in fiamme dopo l’attacco russo – Meteoweek

Ieri pomeriggio le forze russe hanno bombardato la città ucraina di Kremenchuk, nell’oblast di Poltava, sulle rive del fiume Dnipro a poco più di 300 chilometri a sud-est della capitale Kiev. I missili hanno colpito il centro commerciale, facendo un bilancio di vittime “impossibile da immaginare”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. All’interno del centro commerciale di Kremenchuk centrato da un missile russo si trovavano infatti “mille persone”.

Gli ultimi bilanci forniti dalla autorità locali parlano di almeno 18 morti e 50 i feriti. “Gli occupanti hanno sparato razzi contro il centro commerciale, dove c’erano più di mille civili. Il centro commerciale è in fiamme, i soccorritori stanno combattendo l’incendio, il numero delle vittime è impossibile da immaginare, ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino, che ha definito l’attacco russo a Kremenchuk uno “spudorato atto terroristico”, ha anche postato immagini del centro commerciale bombardato evidenziando che in alcun modo può essere considerato un obiettivo strategico o militare.

Missili su Odessa

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky – Meteoweek

Attacchi missilistici anche a Odessa, dove i razzi hanno causato sei feriti, uno dei quali un bambino. L’esercito russo ha impiegato il bombardiere strategico Tu-22M. Il consiglio comunale di Odesso ha pubblicato una nota sul suo canale Telegram. “A seguito dell’attacco a una zona residenziale di un villaggio, diverse case e annessi sono stati distrutti e dati alle fiamme in un’area di circa 500 metri quadrati, informa la nota. La regione di Odessa, con la capitale omonima, non è mai stata attaccata direttamente dalle forze russe, che però hanno bombardato alcune delle infrastrutture vicine. Attualmente Odessa, sulle rive del Mar Nero, è l’unico porto ucraino ancora nelle mani di Kiev.

I separatisti filorussi: siamo entrati a Lysychansk da cinque direzioni

Ieri le forze filorusse della Repubblica separatista di Lugansk e quella di Mosca sono entrate a Lysychansk da cinque direzioni contemporaneamente. Lo riferisce l’agenzia russa Tass. Da settimane i russi combattono per avere il controllo di Lysychansk, l’ultima grande città ancora controllata da Kiev nella provincia orientale di Lugansk. Mentre la città gemella, Severodonetsk, è stata conquistata da Mosca lo scorso sabato.

L’esercito ucraino per ora è riuscito a respingere gli attacchi russi a ovest di Lysychansk, impedendo che la città fosse circondata. Lo ha reso noto lo Stato maggiore ucraino nel suo ultimo bollettino sulla situazione. “Vicino a Verkhnyokamyanka, le forze di difesa hanno inflitto pesanti perdite al nemico e lo hanno costretto a ritirarsi”. Verkhnyokamyanka è situata a pochi chilometri di distanza a ovest di Lysychansk. Si trova sull’ultima importante strada di rifornimento per la città. Sempre secondo fonti ucraine, Lysychansk è stata nuovamente colpita da pesanti attacchi aerei e dall’artiglieria.

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