Il virologo Burioni difende i Governatori Leghisti: “isoliamo gli alunni cinesi”

Dopo le polemiche nate all’indomani della dichiarazione di alcuni Governatori nel nord Italia di non far entrare gli allievi cinesi a scuola, interviene Burioni. “L’isolamento serve a bloccare l’epidemia”.

Roberto Burioni

Alcuni governatori del nord Italia non vogliono far rientrare gli alunni di ritorno dalla Cina. Nessuno crede al caso, sono tutti uomini della Lega. Ma il virologo Roberto Burioni non vuol sentire parlare di politica, lui risponde su dati oggettivi e con l’ausilio della scienza. “L’isolamento serve a bloccare l’epidemia” – ha dichiarato. “Giusta la richiesta di alcuni Presidenti di Regione della Lega di avere maggiore attenzione prima di riammettere bambini provenienti dalla Cina nelle nostre scuole”ha aggiunto il medico sul suo sito Medical Facts. “Il coronavirus cinese è molto contagioso – continua il medico – causa una malattia che sembra essere grave e contro di essa non abbiamo né farmaci né vaccini. L’unica arma che possiamo utilizzare per tentare di bloccare questa epidemia è, insieme alla diagnosi precoce, l’isolamento”.

Leggi anche -> Coronavirus, peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi ricoverati a Roma

Ieri i governatori leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige avevano scritto una lettera, tutti insieme, al ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina vengaapplicato anche ai bambini che frequentano le scuole. “Non c’è alcuna volontà di contrapposizioni politiche, né tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso” – aveva detto il presidente del Veneto, Luca Zaia. E dopo la richiesta dei governatori ‘ribelli’ è arrivata la risposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Alcuni dossier non possono avere colore politico. Dobbiamo fidarci delle autorità scolastiche e sanitarie. Invito i governatori del Nord a fidarsi di chi ha specifiche competenze”. “In Italia – continua il premier – abbiamo portato avanti la linea più prudente, ora però le esagerazioni ci fanno male”.

Impostazioni privacy