Ghiaccio e nebbia fatali per un escursionista sul monte Cipolla

La nebbia e il ghiaccio non hanno dato scampo ad un escursionista sul Monte Cipolla, in provincia di Reggio Emilia. Soccorsi in ritardo per la visibilità, forse si sarebbe potuto salvare.

Una tragedia che forse si poteva evitare. Ma la scarsa visibilità causata dalla nebbia ha impedito il tempismo dei soccorsi, ed è stato fatale. Domenica tragica sull’alto Appennino reggiano. E’ scivolato sul ghiaccio precipitando in un canalone. La tragedia si è consumata sul Monte Cipolla, ad un’altitudine di oltre 1.900 metri, nel comune di Ventasso. L’incidente si è verificato intorno alle 13.30: a dare l’allarme i compagni di escursione della vittima. Il corpo è stato individuato solo dopo le 17 dagli addetti del Soccorso Alpino e dal personale del 118 giunto sul posto con l’elicottero decollato da Pavullo nel Frignano.

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Le operazioni di recupero del cadavere sono risultate particolarmente difficoltose vista la zona impervia in cui è avvenuto l’incidente e sono durate oltre due ore, rese ancora più complicate dallo scendere del buio, dalla nebbia e dalle temperature: il corpo è stato fatto risalire a mano dai soccorritori. La vittima è un 49enne residente a Campegine. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori stava praticando un corso di alpinismo quando ha perso l’equilibrio finendo in un dirupo sotto il sentiero 633 tra il rifugio Bargetana e il rifugio Battisti.

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