Si lotta per arginare il contagio e spegnere i focolai | Zona rossa a Lodi e Padova

Come prevedibile i numeri stanno aumentando considerevolmente e in sole 48 ore l’Italia si scopre un paese sotto assedio. Oltre allo stop allo sport sospese tutte le attività pubbliche nelle aree a rischio.

Il presidente del consiglio Conte ha imposto misure straordinarie per arginre il coronavirus – meteoweek

Aree a rischio blindate

Gli inviti alla cautela e a non recarsi inutilmente in luoghi affollati e a essere estremamente scrupolosi anche nelle più elementari prassi igieniche non bastano più. Al termine di una riunione fiume del Consiglio dei Ministri che si è protratta fino alle ore 21 il Governo chiede a tutte le regioni al centro dell’emergenza coronavirus di arginare il contagio. E dunque divieto di allontanamento dalle zone considerate focolaio del virus come il lodigiano, la provincia di Padova e tutte le zone dove si è verificato più di un riscontro.

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Sospese le gite scolastiche e gli eventi pubblici

Stop alle gite scolastiche in Italia e all’estero, sospese tutte le manifestazioni pubbliche a cominciare dalle celebrazioni del carnevale. Presidio da parte dei militari in tutte le aree più problematiche e controlli a tappeto con sanzioni pesanti per chi violerà i divieti. Limitato il traffico delle persone e delle merci, ridotte le attività degli uffici pubblici. Invito a tutte le aziende che possono usufruire di prestazioni in telelavoro a sfruttare questa opportunità. Ma è solo l’inizio.

Serve più collaborazione

Spaventa una certa impreparazione da parte delle persone a fronteggiare un’emergenza del genere. I tanti inviti a non recarsi negli ospedali in casi di sintomi sospetti sono andati quasi completamente disattesi e questo provoca due fatti gravi: una possibile ulteriore estensione del contagio e un sovraffollamento degli ospedali che in questo momento sono il primo fronte dell’unità di crisi.

“Misure necessarie”

“Abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto” ha dichiarato il premier Giuseppe Conte al termine del consiglio dei ministri, chiedendo agli italiani di essere cauti ma anche di avere fiducia nelle istituzioni sanitarie. Un appello sottolineato anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha fatto affidamento alla “solidarietà al cuore e alla grande capacità di collaborazione del paese”, invocando “unità e senso di responsabilità”.

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La zona rossa

La zona rossa del focolaio coronavirus riguarda i centri del lodigiano epicentro del primo contagio, da Castiglione a Codogno, nel complesso una decina di municipalità per circa 50mila abitanti e tutta l’area di

Vo’ Euganeo, in provincia di Padova. Queste saranno le zone rosse: non si entra e non si esce. Non solo: all’interno delle zone focolaio “l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità – dice il decreto – è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale”. A fare rispettare i divieti posti di blocco di forze dell’ordine e dei militari.  Se si forza un blocco si rischia l’arresto fino a tre mesi.

Per il momento l’area Schengen resta aperta ma i controlli in aeroporto e stazioni per chi arriva da oltre confine saranno intensificati.

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