Coronavirus, la metà degli italiani non si fida di quello che dice il governo

Un sondaggio evidenzia il clima di grande sfiducia che campeggia nel nostro paese sui provvedimenti che riguardano l’emergenza sanitaria.

Cresce un clima di sfiducia intorno al governo Conte

Pessimismo e fastidio

Evidentemente gli appelli all’unità e al senso di responsabilità rivolti a tutto il paese, a cominciare dal capo dello Stato non sono serviti a molto. Secondo un sondaggio elaborato dalla trasmissione di La7 L’Aria che Tira meno del 50% degli italiani si dichiarerebbe soddisfatto di quello che il Governo ha fatto fin qui.

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Crollo dei consensi

Un crollo verticale con un gap negativo del 20% in meno rispetto alla stessa domanda che era stata fatta a un campione di telespettatori pochi giorni fa. Il coronavirus ha inferto una spallata piuttosto pesante nei confronti di Giuseppe Conte e del suo esecutivo. Il crescendo di provvedimenti restrittivi a poche ore di distanza da un clima di ostentata serenità e sicurezza espressa fino a venerdì scorso viene accolto con grande diffidenza.

Cosa pensavano gli italiani

Il sondaggio è stato affidato alla Euromedia Research diretto da Alessandra Ghisleri: “Una settimana fa, quando il virus non era arrivato in Italia il 50% degli italiani temeva la diffusione, ma   il 70% si dichiarava soddisfatto dalla reazione del governo per debellare l’epidemia. Oggi evidentemente la situazione è cambiata”.

Cosa pensano oggi

Adesso la percentuale è ribaltata: il 50% ripone ancora fiducia nel governo, ma il 70% teme, e non poco, il coronavirus nato in Cina. A preoccupare è anche l’economia: “Il valore del Pil delle regioni colpite – spiega la sondaggista – è una parte preponderante di tutto il Paese, bisogna fare rete. Le regioni colpite vantano le strutture sanitarie migliori del Paese. Tutte dottoresse che conosco si sono autoescluse dalla vita sociale” conclude la Ghisleri.

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Coronavirus
Anche oggi i supermercati sono stati presi d’assalto (GettyImages)

Le immagini della sfiducia

Ma la sfiducia più che i medici o la sanità riguarda proprio l’amministrazione centrale e come vengono scritte e fatte rispettare le ordinanze. La preoccupazione e la sfiducia è evidenziata anche da immagini ormai comuni come quelle della spesa selvaggia tra i banconi che si è ripetuta anche oggi.  In numerosi centri commerciali anche di una certa importanza alcuni generi di necessità sono andati esauriti in poche ore. É  stata evidenziata la truffa, a danno di numerosi anziani, con la quale alcune persone in camice si presentano come volontari e girano per le case delle zone di focolaio con dei normalissimi tamponi per la pulizia delle orecchie facendosi pagare per fare il tampone sul coronavirus. “Persone in camice bianco e con la mascherina” praticamente irriconoscibili. Chiedono dai 50 ai 100€.

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