Leone X di Raffaello in prestito: si dimette comitato scientifico degli Uffizi

Non è andata giù al comitato scientifico, la decisione degli Uffizi di concedere in prestito a Roma un quadro di Raffaello. Si dimettono tutti.

Le Scuderie del Quirinale a Roma, in vista della mostra che si aprirà il prossimo 5 marzo, chiedono in prestito il Leone X di Raffaello, gli Uffizi rispondono sì. E scoppia la polemica. Si dimette in blocco il comitato scientifico. In una lettera inviata al Ministero dell’università e al Comune di Firenze, Donata Levi, Tomaso Montanari, Fabrizio Moretti e Claudio Pizzorusso, spiegano di aver lavorato per mesi alla compilazione della lista delle opere d’arte considerate come inamovibili dal museo fiorentino: 23 in tutto, lista approvata dallo stesso direttore Eike Schmidt. E c’era anche il Leone X.

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Secondo il comitato quell’opera di Raffaello non doveva muoversi da Firenze ma Schmidt replica spiegando che il dipinto appena restaurato dall’Opificio delle Pietre dure con un finanziamento Lottomatica può essere esposto alle Scuderie:Rivendico pienamente il patriottismo di questa decisione, in difformità con quanto suggerito dal comitato consultivo delle Gallerie degli Uffizi: la grande mostra su Raffaello, un evento culturale epocale sarà uno dei grandi motivi di orgoglio dell’Italia nel mondo intero quest’ anno, non poteva fare a meno del Leone X ” – ha spiegato il direttore. “Un capolavoro che tra l’altro è in ottima salute e in perfetta condizione di viaggiare a Roma dopo essere stato restaurato dagli specialisti dell’opificio delle Pietre Dure. Gli Uffizi sono orgogliosi di aver potuto instaurare questa collaborazione straordinaria con il Quirinale e di poter contribuire, con tutte le nostre forze scientifiche e con una cinquantina di opere, ad una esposizione che già fin da ora è destinata ad entrare nella storia della museologia mondiale”.

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Il direttore parla di “attacco strumentale” e aggiunge: “Appena tre anni fa il dipinto, prima del restauro, fu mandato proprio alle Scuderie del Quirinale per una mostra. Allora nessuno (e nessun comitato) ebbe niente da ridire. Ma oggi, evidentente  qualcuno aveva voglia di visibilità a spese di Raffaello e dell’orgoglio italiano”. “Il fatto è – la contro replica del Comitato – che stamattina noi del comitato scientifico ci siamo riuniti a Firenze con il direttore degli Uffizi per discutere di un’altra lista di opere inamovibili da aggiungere a quella delle 23, ma abbiamo appreso dai giornali che il Leone X era già stato concesso in prestito a Roma, malgrado fosse inamovibile. Dunque che senso ha?”.

Il Leone X
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