Napoli: chiudono per precauzione contro il coronavirus supermercati e negozi cinesi

A Napoli molti negozi cinesi hanno deciso di chiudere. La decisione è stata presa dalla comunità cinese per evitare nuovi casi di coronavirus.

Napoli negozi cinesi
(Photo by Carl Court/Getty Images)

Mentre le persone continuano ad “assaltare” i supermercati per comprare scorte di beni di prima necessità, molti negozi gestiti da proprietari cinesi hanno deciso da qualche giorno di chiudere.  Sembra che questa chiusura della attività commerciali, sia una sospensione temporanea imposta dalla comunità cinese in Italia. Il tutto, per fare in modo che il coronavirus si propaghi il meno possibile.

Napoli, Casoria, Casalnuovo. In queste zone, diversi negozi di proprietà cinese hanno letteralmente abbassato le saracinesche da giorni. In uno di questi locali chiusi, si legge il seguente avviso: “Ci scusiamo per il disagio che arrecheremo, ma per garantire la sicurezza pubblica (per gli aumenti di coronavirus) abbiamo deciso di sospendere l’attività commerciale”

Coronavirus: i negozi cinesi hanno chiuso, ma nelle settimane precedenti avevano avuto un crollo delle vendite

Dunque, dopo che era arrivata la decisione da parte della comunità cinese di mettersi in isolamento volontario, arriva adesso la decisione di chiudere temporaneamente supermercati e negozi cinesi. Anche perché va precisato che molte di queste attività commerciali avevano già subito grossi danni economici a causa della paura dei clienti di essere contagiati.

Napoli negozi cinesi
(Photo by Carl Court/Getty Images)

Le vendite dei negozi gestiti da proprietari cinesi hanno infatti registrato un vero e proprio crollo, iniziato nel momento in cui in Cina è esplosa l’epidemia. In un momento di nevrosi collettiva scatenata dall’emergenza coronavirus, la comunità cinese ha voluto lanciare un segnale importante. Un grande atto di responsabilità verso il nostro paese.

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Nei primi giorni di febbraio, una persona di nazionalità cinese di nome Wu, ma residente a Napoli, ha deciso di farsi intervistare dal Giornale. Nella città lo hanno soprannominato “il sindaco”, ma durante l’intervista non ha accettato però di mostrare il suo volto. Wu ha spiegato innanzitutto che la sua ritrosia a parlare di fronte ad una telecamera, è dettata dal fatto che la comunità cinese teme che certe dichiarazioni possano essere distorte o modificate. Questo creerebbe un altro grande problema, in un momento in cui la stessa comunità sta affrontando delle difficoltà economiche non indifferenti.

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