Coronavirus, in Iran la situazione peggiora: 23 parlamentari contagiati

In Iran cresce la paura per il coronavirus. Sono 23 i parlamentari iraniani risultati finora positivi al temuto covid-19. Lo ha riferito il vicepresidente del Majlis, l’Assemblea legislativa di Teheran, invitando tutti i parlamentari a evitare per il momento contatti con la popolazione per evitare ulteriori contagi

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Il coronavirus preoccupa l’Iran

Il coronavirus spaventa l’Iran. Nelle ultime ore è cresciuto in maniera esponenziale il numero dei contagiati. Ben ventitre parlamentari iraniani sono risultati finora positivi al temuto covid-19. Il vicepresidente del Majlis, l’assemblea legislativa di Teheran, ha lanciato l’appello. “Invitiamo tutti i parlamentari – si legge nella nota – ad evitare per il momento contatti con la popolazione. L’obiettivo è quello di evitare ulteriori contagi che possano mettere in difficoltà la gestione dei focolai”.

Nelle ultime ore in Iran era circolato l’ultimo allarmante aggiornamento sul covid. Il numero di persone infettate dal virus morte si era fermato a 54 nella giornata di domenica. Secondo i dati ufficiali dunque sarebbe morto il 5,5 per cento delle persone contagiate: con i dati comunicati precedentemente la percentuale arrivava al 20 per cento, ma anche ora resta molto alta considerando che negli altri paesi il tasso di letalità difficilmente supera il 2-3 per cento. È dunque molto probabile che i casi reali di contagio siano molti di più.

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Superati i mille casi: l’Iran fa segnare un netto aumento

Il Paese ha comunicato pochi minuti fa altri 12 morti per il nuovo coronavirus, portando il bilancio a 66 decessi totali. Nella repubblica islamica sono oltre 1500 i contagiati. E il ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, ha lanciato un appello all’Oms e ai paesi amici: “Abbiamo un urgente bisogno di kit per fare i test, non riusciamo a sopperire con i mezzi attualmente a disposizione”. L’Iran prepara un ospedale da campo nella città santa di Qom, con 180 letti installati per aiutare e contenere la diffusione del coronavirus.

“Siamo grati all’Oms e ai paesi amici nella lotta al Covid19, contro il terrorismo economico Usa che ha messo in pericolo i pazienti iraniani – ha scritto Zarif su Twitter – l’Iran ha urgente bisogno di: maschere N95 e a tre strati; respiratori; camici da sala operatoria; kit di test per il coronavirus; tute per il corpo e coperture viso”.

L’Iran – dove si teme che le autorità stiano insabbiando la reale dimensione dell’epidemia del nuovo coronavirus – ha registrato il numero di decessi maggiore dopo la Cina. Il contagio è arrivato fino ai vertici dello Stato ed è stata accertata anche la morte di esponenti del regime. Sono risultati positivi ai test, tra gli altri, la vice presidente Masoumeh Ebtekar e Iran Harirchi, vice ministro della Salute e capo della task force governativa per affrontare l’emergenza, il quale inizialmente aveva minimizzato le cifre dei contagi.

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