L’uomo invisibile | i 5 film da vedere in attesa dell’uscita

L’uscita italiana de L’uomo invisibile, nuovo film basato sul personaggio creato dalla penna di H.G. Weels nel 1881, era prevista per il 5 marzo, ma è stata rimandata a causa dell’emergenza Coronavirus. Ecco cosa vedere nell’attesa.

Nell’attesa che venga annunciata la nuova data di uscita de L’uomo invisibile, rinviato a causa dell’emergenza Coronavirus (leggi QUI tutte le notizie sul virus), ecco cinque film attinenti da recuperare.

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Upgrade

Prima del remake de L’uomo invisibile, il regista Leigh Whannell aveva dimostrato tutta la sua abilità nell’ottimo Upgrade del 2018, che racconta la storia di un uomo che, dopo una rapina finita male, rimane paralizzato e vedovo di sua moglie. Un inventore gli offre un impianto prostetico in grado di rimetterlo in piedi e così l’uomo decide di mettersi sulle tracce dei criminali che gli hanno rovinato la vita. Al netto di una trama molto lineare e non troppo originale, il film trova la sua forza nel tono fantastico e nel design inventivo. Whannell si diverte molto con l’efferatezza e trova sempre soluzioni registiche adeguate per rendere dinamiche ed elettriche anche coreografie non eccezionali. Upgrade è un film che recupera l’entusiasmo della fantascienza di serie B e dimostra il talento di un regista a suo agio anche con budget modesti.

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La Mummia

Per un discorso puramente “editoriale”, sarebbe interessante rivedersi, prima de L’uomo invisibile, il primo tentativo della Universal di riportare al cinema i suo classici mostri. La Mummia con Tom Cruise doveva essere infatti il primo film di un nuovo universo cinematografico coerente, che invece, dopo il flop al botteghino, è stato definitivamente cancellato, a favore di un approccio più mirato su singoli film scollegati tra loro (e L’uomo invisibile è il primo risultato di questo cambio di rotta). Nonostante tutto, comunque, il film diretto da Alex Kurtzman era riuscito ad evitare di ricalcare il modello imposto dal cinema di supereroi, trovando invece i propri modelli nel cinema d’avventura degli anni ’80. Un film d’azione non esaltante ma sicuramente onesto, che non si meritava tutto l’astio ricevuto.

Private Violence

La domanda più frequente che si rivolge (superficialmente) alle vittime di violenza domestica è: “Perché non lo hai lasciato?”. Ed è la stessa domanda che lo spettatore porrebbe anche al personaggio di Elisabeth Moss nel nuovo remake de L’uomo invisibile. Private Violence è un documentario del 2013, vincitore al Sundance Festival, che racconta la complessità di queste situazioni attraverso le testimonianze di due donne: Kit Gruelle, prima vittima di violenza domestica e poi avvocato al servizio delle donne maltrattate, e Deanna, giovane madre miracolosamente sopravvissuta ad un sequestro di persona e alle percosse dal suo ex-marito.

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L’uomo senza ombra

Lo scienziato Kane (Kevin Bacon) sperimenta su stesso i risultati della sua ricerca sulla invisibilità. Ma il siero utilizzato, oltre a rendere invisibili, ha un effetto devastante sulla personalità di chi lo usa. Il film del 2000 diretto da Paul Verhoeven, come d’altronde molte delle sue opere, indaga le ossessioni dell’uomo, i suoi desideri più inconfessabili e le sue manie più pericolose. Un film che mette costantemente a disagio, dalla trama forse esile ma dall’inesauribile audacia visiva. Film dimenticato di un grande maestro del cinema che si è sempre dimostrato molto attento alle problematiche della contemporaneità e della modernità.

Angoscia

Angoscia, capolavoro di George Cukor presentato in concorso al Festival di Cannes del 1946, ha come protagonista una famosa cantante lirica inglese interpretata di Ingrid Bergman (vincitrice di un Oscar per il suo ruolo nel film) che viene plagiata dal suo amante. L’uomo infatti cerca di farla impazzire per poterla così internare e proseguire indisturbato nei suoi piani criminali. La manipolazione della donna è anche uno dei temi principali del nuovo L’uomo invisibile e trova nel film di Cukor una testimonianza filmica raffinata e di grande qualità. 

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