Una prigione verticale che presenta un’allegoria contorta su avidità e gola si vede in The Platform
E noi possiamo farvi vedere il full trailer della pellicola. Ci sono innumerevoli film di fantascienza che servono come allegorie provocatorie sulla società in generale, che vanno dalla classica Metropolis di Fritz Lang nel lontano 1927 al Distretto 9 di Neill Blomkamp del 2009.
Netflix adesso ci presenta The Platform, del regista spagnolo Galder Gaztelu-Urrutia. La storia di questo nuovo lungometraggio si svolge in una prigione verticale in cui i detenuti sono assegnati ad ogni livello. Sono anche costretti a prendere le razioni di cibo da una piattaforma che si muove tra i piani. I piani superiori ricevono deliziose pietanze, mentre i livelli inferiori diventano sempre meno forniti, man mano che la piattaforma dei pasti scende fino loro.
Date voi stessi uno sguardo al video
Ecco una descrizione dettagliata del film che arriva direttamente dalla Fantastic Fest, dove il film è stato presentato in anteprima lo scorso autunno:
Quando incontriamo Goreng (Ivan Massagué), lui è appena arrivato alla piattaforma (che da anche il tiolo al film). Il detenuto è stato assegnato al livello di Trimagasi (Zorion Eguileor) che gli spiega le regole: i livelli sono assegnati in modo casuale. Tuttavia chi si trova ai livelli superiori possono mangiare senza problemi mentre quelli dei livelli inferiori devono lottare per sopravvivere. Sebbene all’inizio Goreng sia riluttante ad accettare il sistema in cui si trova, non passa molto tempo prima che i suoi istinti di sopravvivenza entrino in azione. Questo innesca una lotta che si snoda fino al fulcro di ciò che significa essere umano.
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Una critica paragona la storia a quella di Snowpiecer:
“Snowpiercer (un’altra storia di fantascienza distopica con obiettivi proto-socialisti), è un ovvio punto di confronto. Tuttavia penso che The Platform sia meno un derivato e più un compagno di quel film. L’enfasi che il film pone sulla volatilità di The Pit – il fatto che chiunque ai piani superiori possa finire ai piani inferiori durante la notte e viceversa.
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Questo è in netto contrasto con il sistema di caste efficiente e resistente che si vedeva in Snowpiercer. Il fatto che entrambe le istituzioni siano in definitiva resistenti ai cambiamenti è la barzelletta oscura al centro di The Platform.”
