Coronavirus Italia: prime ‘feste abusive’, lombardi positivi vanno in Trentino

Chiusa la Lombardia e 11 province. I medici delle terapie intensive: “Situazione al limite”. Protezione civile, 5.061 malati, 1.145 in più ieri (+29%). Borrelli: “Per vincere cambiamo modo di vivere”. Prime feste abusive scoperte a Cuneo.

Sono stati gli ultimi numero diramati da Borrelli a dare la spinta definitiva al Governo: nonostante il capo della protezione civile inizi ogni conferenza stampa con il conteggio dei guariti, quello che salta più all’occhio è inevitabilmente il numero dei morti e dei contagi. Soprattutto in Lombardia, che da oggi è ‘chiusa’. Eccoli: “Il dato totale dei casi positivi in Lombardia sono 3420, con forte crescita rispetto a ieri dovuta al fatto che vi erano oltre 300 tamponi che ieri non erano stati caricati e che sono arrivati dal laboratorio di Brescia, arrivati dopo l’aggiornamento”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera  aggiungendo che i decessi sono 154. Gallera ha parlato poi dell’incremento di più di 800 casi positivi in un giorno, spiegando che “il trend continua a crescere e cresce il numero di ricoverati in terapia intensiva: 359, con 50 persone in più”.

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Ancora prima dell’ufficializzazione del decreto emergenza firmato ieri sera da Conte, i milanesi hanno iniziato a scappare dalla Lombardia. E si sono scoperte le prime feste ‘non autorizzate’. In centinaia, tra musica, balli e alcol, tutto in discoteche ‘abusive’: sono stati scoperti dalla polizia di Cuneo, in un circolo privato in una frazione del capoluogo e a Costigliole Saluzzo, in un albergo con sala da ballo. Alcuni partecipanti hanno postato le foto sui social: i titolari dei locali e gli organizzatori delle feste che non hanno rispettato le norme del Dpcm per arginare il Coronavirus saranno multati e denunciati.

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E rischiano grosso anche due persone di Codogno: la coppia ha lasciato senza autorizzazione la ‘zona rossa’ qualche giorno fa per andare in vacanza in Trentino, in una casa di proprietà. Poi si sono ammalati e sono andati al pronto soccorso di Trento dove, appena hanno detto da dove venivano, e con sintomi di tosse e raffreddore, sono stati sottoposti al test, poi risultato positivo. Ora marito e moglie, entrambi anziani, rischiano una segnalazione al Nas per essersi allontanati da una ‘zona rossa’:Siamo in continuo contatto con i Nas, quindi le regole devono essere rispettate. Se ci sono sanzioni da fare le faremo perché questo è un comportamento irresponsabile”, ha detto il governatore del Trento, Maurizio Fugatti. In Toscana, dopo il caso della maestra contagiata ad Arezzo, cè un secondo caso di positività con le stesse modalità del primo: è risultata positiva al tampone una seconda maestra della stessa scuola elementare. Salgono così a quattro i casi postivi ad Arezzo città e nove complessivamente in provincia.

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

 

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