Rivolta carceri, Giorgia Meloni: “Impieghiamo l’esercito se necessario”

Giorgia Meloni non ha dubbi sulla rivolta nelle carceri. “Le misure da adottare? Credo che serva l’impiego dell’esercito se necessario. E’un fatto gravissimo”

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La leader di Fratelli d’ Italia Giorgia Meloni

Il carcere di Foggia rischia di finire in mano ai detenuti dopo la rivolta di stamattina e Giorgia Meloni fa scattare il campanello d’allarme. Una tragica coda di tensioni già iniziate nella giornata di domenica. Le fonti sindacali provano a ricostruire quanto avvenuto nelle ultime concitate ore. “Hanno sfasciato tutto, sono saliti sui cancelli del ‘Blockhouse’ che hanno tentato anche di abbattere”.

Non sarebbero bastati alcuni cordoni di forze dell’ordine: alcuni sono evasi e, in numero consistente, si sarebbero impossessati anche di auto per scappare. Gli altri hanno preso il controllo del carcere. Un gran lavoro per polizia e carabinieri, intente a ripristinare la normalità e a riportare i detenuti all’interno. Fonti delle forze di polizia assicurano che la situazione emergenziale sta rientrando. Ma fino a quando sarà possibile arginare il fenomeno? E cosa accadrà negli altri istituti di pena? I detenuti chiedono amnistia ed indulto, la situazione potrebbe essere difficile da gestire.

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Il leader della Lega Matteo Salvini

Meloni: “Sì all’esercito”

Giorgia Meloni chiede l’intervento dell’esercito: “Le carceri sono in rivolta. Gli agenti della Polizia Penitenziaria, in queste ore vivono momenti concitati, dovendo sedare le rivolte e trovandosi in perenne carenza di organico e dotazioni. Subito un tavolo di emergenza nazionale e interventi immediati, se è il caso anche con l’esercito, per ripristinare le regole dello Stato e delle Istituzioni rappresentate anche dagli uomini e donne in divisa. Non c’è tempo da perdere”.

Anche l’Ugl chiede intervento immediato, dichiarandosi vicina alla Polizia penitenziaria che in queste ore sta vivendo momenti di tensione all’interno delle carceri italiane. “Il numero degli agenti è insufficiente – dichiara Paolo Capone, segretario Ugl – a fronte di un sovraffollamento carcerario, tale da non consentire loro di fronteggiare in sicurezza le rivolte che possono verificarsi all’interno delle strutture. Ormai è evidente. In tal senso, è vergognoso il disinteresse che il Governo ha dimostrato nei confronti delle forze di polizia penitenziaria, cui è assegnato il gravoso compito di tutelare e garantire la legalità nelle carceri”.

“Non dobbiamo aspettare il caso grave o estremo prima di agire – continua – Il Governo? Dovrebbe intervenire. Deve rivedere il sistema carcerario e garantire un maggior numero di forze dell’ordine per la tutela della sicurezza all’interno delle strutture”, aggiunge.  Alla luce degli ultimi avvenimenti, in cui due agenti sono stati sequestrati da alcuni detenuti nel carcere di Pavia è ancor più necessario individuare degli strumenti legislativi per aumentare le pene a carico di chi compie reati contro le forze dell’ordine”

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