Coronavirus, domani la videoconferenza tra Conte, sindacati e industriali

La videoconferenza tra il premier Conte, i sindacati e gli industriali per discutere dei protocolli di sicurezza da adottare nelle fabbriche per contrastare il Coronavirus avverrà domani.

Coronavirus, domani la videoconferenza tra Conte, sindacati e industriali (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, domani la videoconferenza tra Conte, sindacati e industriali (Getty) – meteoweek.com

Domani alle 11 ci sarà la videoconferenza per discutere le modalità d’attuazione delle regole contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri all’interno delle fabbriche.

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Alla videoconferenza, convocata da Conte da Palazzo Chigi, parteciperanno il Ministro del lavoro Nunzia Catalfo, il Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, il Ministro della salute Roberto Speranza, il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, le associazioni degli industriali e i sindacati.

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L’argomento al centro del dibattito di domani riguarderà le modalità d’attuazione del nuovo dpcm e, nello specifico, delle previsioni in esso contenute riguardo ai protocolli di sicurezza da adottare nelle fabbriche per tutelare la salute dei lavoratori e per impedire ulteriori contagi all’interno degli ambienti di lavoro e nelle famiglie italiane.

Coronavirus, domani la videoconferenza tra Conte-sindacati-industriali (Getty) - meteoweek.com
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In una nota di Palazzo Chigi, intanto, si spiega che l’incontro è necessario perché il Governo ha il dovere di rispondere alle diverse istanze avanzate da industriali e sindacati che chiedono maggior controllo e maggior sicurezza nelle fabbriche e regole rigide per contrastare la diffusione del Coronavirus. I metalmeccanici, invece, non sono d’accordo con la prosecuzione della produzione industriale e chiedono la sospensione dell’attività in tutte le fabbriche italiane.

Crisi negli ospedali di Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia

Intanto in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più colpite dal Coronavirus, il numero dei contagiati è troppo alto e le strutture ospedaliere dovranno accettare il ricovero solo di pazienti affetti da Covid19 e delocalizzare in altri ospedali i pazienti affetti da altre patologie, compresi i malati oncologici.

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