Netflix | quali commedie indie dovreste immediatamente recuperare

In questi giorni in cui si è costretti a rimanere a casa per contenere l’emergenza Coronavirus, ecco alcune commedie indipendenti da recuperare su Netflix.

Proseguono i nostri consigli per passare al meglio questi giorni di necessario isolamento in casa per contenere l’emergenza Coronavirus. Ecco alcune commedie indipendenti da recuperare in streaming su Netflix.

Young Adult

Dopo il successo di Juno (uno dei film indie più importanti degli ultimi anni) il genere “young adult” (che non a caso dà il nome a questo film) è diventato popolare soprattutto nell’industria dell’intrattenimento americana. Come in ogni film diretto da Jason Reitman e scritto da Diablo Cody, si avverte in ogni momento la tensione tra chi si occupa della sceneggiatura e chi si occupa della regia. Cody è infatti decisamente più focalizzata sulla questione dell’adolescenza come periodo in cui si formano i difetti dei cittadini americani, mentre Retiman è sempre interessato a mettere in scena adulti che si trovano a fare i conti con l’insoddisfazione di non essere riusciti a raggiungere tutti i traguardi che la loro età “imporrebbe”.

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Frances Ha

Prima di Storia di un Matrimonio, Noah Baumbach aveva conquistato tutti con questo progetto personale a budget molto basso, il cui pregio principale sta nel non cercare mai di evidenziare “l’adorabile marginalità” della sua protagonista (come hanno invece fatto tutti i film indie sugli “outsider” da Little Miss Sunshine in poi). Il film non cerca di far empatizzare lo spettatore con i suoi adorabili perdenti dal cuore grande, ma fa l’esatto contrario. Molto del fascino del film sta nella maniera in cui Baumbach e Greta Gerwig (che interpreta la protagonista ma che ha anche sceneggiato il film) rendono su schermo il movimento incessante di Frances, i suoi numerosi viaggi e le forsennate corse per la città, senza farla mai giungere davvero da qualche parte. È un film che non vuole troppo bene alla sua protagonista e sa che un inciampo sul suo percorso può essere cinematograficamente decisamente più interessante di ogni rovinosa caduta.

17 Anni (e Come Uscirne Vivi)

Il fatto che il film di Kelly Fremon Craig sia di gran lunga superiore alla media degli “high school movies” americani lo si capisce già dalla prima scena, in cui tutto ciò che conta in questo genere cinematografico è messo in bella vista: una scenografia credibile, delle musiche azzeccate, un uso dei costumi intelligente (mai generico o impersonale ma neanche improbabile) e una protagonista (interpretata benissimo da Hailee Steinfeld, con una espressione ancora più imbronciata di quella che sfoggiava ne Il Grinta) dal volto interessante e non allineato alla banalità della rappresentazione standard dell’adolescenza al cinema.

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El Bar

Quello di Alex de la Iglesia è un cinema che usa la pelle dei propri attori per raccontare qualcosa. I malcapitati rinchiusi in un bar subiranno il più classico dei trattamenti proposti dal regista spagnolo. Che essi siano grassi e poveri o bellissimi (la meravigliosa Blanca Suárez) e benestanti, i loro corpi saranno violentati ed esasperati in funzione della narrazione e del suo svolgimento: gli obesi dovranno spingere il loro grasso giù per un buco strettissimo e le dive più sexy dovranno nuotare nel letame di una fogna per sopravvivere.

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