Coronavirus: Corea del Sud e Cina guariscono, male Usa e Europa

Cina e Corea del Sud hanno sempre meno contagi da coronavirus, negli Usa Trump dichiara lo stato di emergenza nazionale, in Brasile mistero sul presidente.

(Photo by JUSTIN TALLIS/AFP via Getty Images)

La Cina sembra essere ormai sulla via della guarigione completa anche se i contagi e i decessi non sono finiti. La Corea del Sud è un caso particolare: senza tanti clamori è riuscita a bloccare il coronavirus in tempi brevissimi: ha registrato venerdì 107 nuovi casi d’infezione aggiornando i nuovi minimi da oltre due settimane: secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), il totale supera le 8.000 unità ma di poco. Il dato di ieri, che segue i 110 casi di giovedì, sottolinea i segnali positivi da quando ha adottato misure di contenimento dell’infezione, anche se a Seul permangono alcune criticità.

Cina: i decessi si sono portati a quota 72, cinque in più rispetto all’ultimo bollettino. Venerdì altri 13 morti tutti nell’Hubei, decessi totali 3.189. La Cina ha avuto venerdì 11 nuovi casi di coronavirus e 13 morti, tutti nell’Hubei, la provincia epicentro dell’epidemia. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, ci sono stati anche 17 nuovi casi sospetti, 1.430 persone dimesse dagli ospedali e un calo di pazienti in condizioni critiche di 410 unità, a 3.610. Il totale delle infezioni si è attestato a 80.824, comprensivo di 12.094 pazienti ancora sotto trattamento medico, 65.541 guariti e 3.189 decessi. La percentuale di guarigione è salita all’81%. 

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La situazione nel resto del mondo. Parigi: il museo del Louvre ha chiuso alle 18.00 di ieri, venerdì 13 marzo. E rimarrà chiuso fino a nuovo ordine. Lo ha reso noto il museo stesso con un comunicato ufficiale. Rinviata anche la mostra Da Donatello a Michelangelo – Sculture italiane del Rinascimento prevista per il 6 maggio con la collaborazione del Castello Sforzesco di Milano.

Brasile: prima l’annuncio del figlio, poi la smentita del padre. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro è negativo al coronavirus. Aveva fatto un primo tampone, ed era risultato positivo, come confermato dal figlio Eduardo a Fox News. La notizia del primo tampone aveva generato preoccupazione nei media: solo pochi giorni fa Bolsonaro ha incontro Donald Trump. Al momento il presidente degli Stati Uniti non ha ancora fatto un tampone per verificare il suo stato di salute ma ha già dichiarato di volerlo fare, subito dopo avere dichiarato l’emergenza nazionale negli Stati Uniti.

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Australia: i contagi arrivano anche nel governo, dove è risultato positivo il ministro degli Interni, Peter Dutton. È stato lui stesso ad annunciarlo su Twitter: “Questa mattina mi sono svegliato con febbre e mal di gola – ha scritto – Ho subito avvertito il dipartimento della Salute del Queensland e sono stato sottoposto al test per il Covid-19 che è risultato positivo. Sto bene e vi terrò aggiornati”.

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