Il 118 di Bergamo piange Diego Bianco, morto mentre soccorreva gli altri

Non si arresta il tributo di vite umane da parte di medici e operatori del servizio socio sanitario, si calcola che i contagiati tra chi lavora negli ospedali siano almeno 700.

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Diego, autista soccorritore

È solo una delle tante vittime silenziose che hanno messo la salute e il servizio del prossimo davanti alla propria stessa vita. Diego Bianco, 46 anni, originario di Montello, operatore del 118 di Bergamo in servizio alla Soreu, la centrale operativa dell’ospedale orobico Papa Giovanni XXIII, è morto la notte scorsa dopo essere stato contagiato dal Covid-19.

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Un lavoro a rischio

Quella della centrale del 118 era stata una delle prime ‘emergenze professionali’ che erano state

riscontrate a Bergamo dove da giorni medici e infermieri, ma anche gli operatori dei laboratori degli ospedali della città e delle vallate, lavorano senza tornare a casa e senza guardare l’orologio. Un primo caso di positività era stato evidenziato tra gli operatori delle ambulanze, poi un secondo e prima che si potesse porre rimedio la situazione è precipitata. Da Bergamo i medici dicono che in molti sono i professionisti ormai positivi che restano al lavoro facendo quanto è possibile. A Bergamo la sede del 188 era già stata sgomberata e sanificata. La stessa operazione era stata eseguita anche a Brescia e Sondrio dove erano state riscontrati altri casi di positività al coronavirus.

Tre giorni di agonia

Diego, autista soccorritore con molti anni di esperienza alle spalle, aveva continuato a lavorare nonostante qualche malessere ma in poche ore la situazione è precipitata. Tra martedì e mercoledì era stato ricoverato in ospedale con febbre alta, tosse acuta e una forte crisi respiratoria: polmonite interstiziale. Sottoposto immediatamente a terapia intensiva non ce l’ha fatta, lascia due figli.

La notizia del suo decesso è stata comunicata in un momento di grande emozione e intensità via radio a tutti gli operatori che hanno interrotto il lavoro per un minuto soltanto. “Ci sarà modo di ricordarlo poi, insieme a tutti gli altri amici e colleghi che stiamo perdendo” ha detto al telefono un operatore del 118 di Bergamo. Si calcola che medici, infermieri e operatori sociosanitari già contagiati siano 700, ma è una stima approssimata per difetto.

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coronavirus - bilancio protezione civile

L’appello dei lavoratori della sanità

“Nel nome di Diego chiediamo come operatori della Sanità misure straordinarie di Protezione per tutti i soccorritori e gli operatori sanitari. Tutti dovrebbero indossare sempre i dispositivi di protezione integrali da Covid 19. Chiediamo che tutte le cliniche private convenzionate mettano a disposizione posti letto per contagiati da Covid19″ scrivono i sindacati.

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