#iorestoacasa con MeteoWeek | 5 film con Vin Diesel da rivedere

Bloodshot, il nuovo film con Vin Diesel, aveva debuttato nelle sale cinematografiche statunitensi poco prima dell’adozione delle misure restrittive per contenere la diffusione del nuovo Coronavirus. La produzione ha quindi deciso di distribuirlo in digitale, permettendo a chiunque di vederlo da casa. Per l’occasione, riscopriamo i ruoli migliori dell’attore.

Il nuovo film con Vin Diesel, Bloodshot, sarà distribuito in digitale per rimediare alla chiusura delle sale cinematografiche americane imposta dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del nuovo Coronavirus. Per l’occasione, ripercorriamo la carriera dell’attore attraverso i suoi ruoli migliori.

Strays (1997)

Il suo primo lungometraggio da attore e regista è la sintesi perfetta della personalità e delle ambizioni di Vin Diesel. In quegli anni nessuno lo voleva far lavorare. Vin Diesel bussava a tutte le porte e partecipava a tutti i casting senza vincerne uno. Frustrato da ciò, alla soglia del suo 30esimo compleanno, prende la decisione più drastica per dimostrare a tutti le proprie capacità: “Se nessuno mi sceglie per il suo film, ne giro io uno con me stesso come protagonista”. Così è nato Strays.

Prova ad incastrarmi (2006)

A distanza di quasi 10 anni da quel suo primo tentativo di diventare un attore serio e impegnato, arriva la chiamata di Sidney Lumet, che lo vuole in un film sulla vera storia di Jack DiNorscio, mafioso dalla personalità contagiosa e dal carisma irresistibile, in grado di conquistare con i suoi modi di fare la giuria del processo che rischia d’incastrarlo. Vin Diesel si dimostra bravissimo sia nel mimetismo che nel gestire i diversi registri richiesti dalla storia, ma purtroppo il film (eccellente) non andrà bene.

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Il gigante di ferro (1999)

Brad Bird è senza dubbio uno dei più grandi geni del cinema moderno, quello che ha reso i Simpson una delle serie più innovative della tv e l’unico ad essersi guadagnato la posizione di membro aggiuntivo al board direttivo della Pixar grazie al suo incredibile talento. Nel 1999, prima di essere chiamato da Lasseter, Bird realizza un lungometraggio d’animazione con un gigantesco robot (realizzato in computer grafica) e un bambino (disegnato invece a mano). Per la voce di quel protagonista di ferro, il regista sceglie proprio Vin Diesel. L’unico, secondo lui, in grado di replicare quella voce inumana ma comunque empatica del Gigante di Ferro. 

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Pitch black (2000)

Quello che si dice “il film giusto al momento giusto”. Pitch Black è stato questo per la carriera di Vin Diesel. Sufficientemente piccolo (in termini di budget) da dare all’attore, ancora poco famoso, un ruolo da protagonista e abbastanza atipico da richiedere qualcuno così poco convenzionale come lui (che nel film, non a caso, interpreta un alieno). Nonostante ce l’abbia sempre messa tutta e nonostante abbia una personalità tra le meno convenzionali ad Hollywood, Vin Diesel, anche grazie al personaggio di Riddick, è diventato davvero famoso solo come action hero muscoloso e virile. Sono stati i personaggi spacconi, eccessivi e sopra le righe a rendere Vin Diesel un attore conosciuto dal grande pubblico. Per il successo ha dovuto aspettare di compiere 33 anni e che il cinema fosse pronto per il primo eroe di etnia indefinita.

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