Coronavirus, nove leader europei chiedono Coronabond

Coronavirus, partita lettera firmata da nove leader europei per chiedere la creazione dei Coronabond. Ecco che cosa sta accadendo 

Coronavirus, nove leader europei chiedono Coronabond
Coronavirus, nove leader europei chiedono Coronabond (GettyImages)

Mentre il Coronavirus fa sempre più paura al mondo, gli Stati europei corrono ai primi ripari per fronteggiare quel che si prevede un forte disastro economico. E lo fanno con una lettera, firmata da nove leader tra cui Giuseppe Conte, con la quale si chiede ufficialmente la creazione dei cosiddetti Coronabond.
La lettera è firmata da Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo e Italia.

Leggi anche:—->Coronavirus, farmaco anti-artrite può aiutare ma in farmacia non si trova

Leggi anche:—->Coronavirus, capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sintomi del Covid 19 | annullata conferenza stampa

Coronavirus, domani vertice europeo per fronteggiare pandemia

Nel frattempo, è prevista per domani la riunione con i grandi vertici europei, ma già l’aria non è quella che ci aspetta. C’è infatti una Germania decisa a frenare sui Coronabond e a non indietreggiare sulla questione Mes. Questo perché, dicono da Berlino, “sugli eurobond l’idea del governo tedesco e della cancelliera non è cambiata: anche in tempi di crisi è ancora necessario che controllo e garanzia restino nella stessa mano”. 

Coronavirus, nove leader europei chiedono Coronabond
Coronavirus, nove leader europei chiedono Coronabond (GettyImages)

A quanto pare, le borse Ue che avevano aperto con indici positivi, stanno cambiando direzione, mentre spread tra Btp e Bund è stabile a 187 punti. La fiducia delle imprese tedesche è ai minimi storici dal 2009.

Leggi anche altre notizie di cronaca: CLICCA QUI. 

Ma i leader europei, nella loro lettera, chiedono che vengano intraprese misure straordinarie e creato uno strumento comune per limitare i danni economici che questa scioccante pandemia sta creando. Il suddetto “strumento di debito comune“, si legge nel testo della lettera, “dovrà essere di dimensioni adeguate e a lungo termine. Questo affinché sia pienamente efficace e per evitare rischi di rifinanziamento ora come nel futuro”.

Impostazioni privacy