Coronavirus, Fratoianni: “Test sierologici venduti da laboratori privati!”

Il portavoce di Sinistra Italiana e Leu lancia la segnalazione sui social. “I laboratori vendono test o pacchetti di analisi per scovare il Coronavirus, è una vergogna”.

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Il Coronavirus sta mettendo alla prova tante categorie di professionisti, in Italia e non solo. Non ci sono solo i medici e gli altri componenti del personale sanitario a cercare di rendere la vita migliore – o comunque più semplice – agli ammalati. Ma ci sono anche i ricercatori che vanno a caccia dei rimedi che possano alleviare il dolore, oppure spazzare via il Coronavirus. Eseguire un tampone o un test per valutare la positività di un soggetto al Covid-19 rappresenta un piccolo tassello per avere il quadro più chiaro possibile.

Ma ci sono anche alcuni laboratori privati che cercano di andare oltre quelle che sono le misure adottate dallo Stato. E questa situazione è stata denunciata questa sera da Nicola Fratoianni. Il senatore, portavoce di Sinistra Italiana e Leu, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook, proprio su questo tema. Si parla proprio di test privati che vengono addirittura venduti dai suddetti laboratori, per consentire di eseguire i controlli contro il Coronavirus. Una denuncia forte da parte di Fratoianni, il quale ha fatto sapere di aver raccolto alcune segnalazioni.

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Chiaro esempio di campionamento e test sul sangue – meteoweek.com

“Mi segnalano – scrive Fratoianni – da molte parti d’Italia, dalla Lombardia alla Toscana dal Lazio a Puglia, Umbria, e così via, di laboratori analisi privati che vendono test sierologici a 50 euro (minimo) o pacchetti di analisi a 200 euro per scovare il Covid19. Una vergogna, l’ennesimo atto immorale sulla pelle dei cittadini presi dalla paura, in un momento critico per tutto il Paese, in cui le istituzioni stanno facendo l’impossibile per garantire controlli adeguati e tempestivi, soprattutto per i più fragili e i più esposti al contagio”.

La denuncia di Fratoianni sottolinea anche l’assenza di questo genere di metodi in altre parti del settore medico e di ricerca. Il Coronavirus va combattuto nel migliore dei modi, e non semplicemente con l’ausilio del denaro con cui acquistare i test. “E questo accade mentre c’è chi non ha risorse e magari non può ottenere il controllo dal servizio pubblico. Insomma è davvero vergognosa questa corsa ai test fai da te, a suon di denaro. È arrivato il momento delle requisizioni. Lo Stato intervenga – conclude Fratoianni – e portino alle sue funzioni tutti questi presidi medici e diagnostici, a garanzia della salute pubblica”.

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