Duffy | il racconto shock del rapimento e dello stupro della cantante inglese

La cantante inglese Duffy per la prima volta ha parlato del rapimento e dello stupro subito alla fine degli anni 2000.

Nel 2007 le classifiche di tutto il mondo erano dominate da una giovanissima cantante inglese, nota per la voce delicata e un look tipico degli anni ’60. Nota nel panorama musicale internazionale come Duffy, l’interprete è stata per un certo periodo, alla stregua della cantante premio Oscar Adele. Grazie a brani come MercyWarwick Avenue tutti aspettavano di vederla brillare con un nuovo album dalle chiare tendenze soul.

In molti si sono domandati: Come mai Duffy è scomparsa dalle scene? Perché proprio all’apice della sua carriera? A distanza di oltre 10 anni è arrivata la notizia che in molti non osavano neanche sospettare. All’interno di un post apparso sul suo sito web, la cantante britannica ha spiegato che è stata vittima di un caso di violenza sessuale con annesso rapimento. Questo evento traumatico nella sua vita ha cambiato per sempre anche la sua carriera, facendola allontanare da tutti, amici, parenti, colleghi e casa discografica.

L’inizio della confessione di Duffy

“Era il mio compleanno, sono stato drogato in un ristorante, sono stata drogata per quattro settimane e ho viaggiato in un paese straniero”. Con queste parole, inizia il suo toccante e doloroso racconto. Duffy parlando del suo aguzzino ha continuato dicendo: “Ha fatto confessioni velate sul voler uccidermi. Non è sicuro andare alla polizia. Ho sentito che se qualcosa fosse andato storto, sarei morta e lui mi avrebbe uccisa. Non potevo rischiare di essere maltrattata o di essere sempre allarmata nell’ascoltare le notizie durante quella situazione di pericolo. Ho dovuto seguire quello che mi diceva l’istinto.”

Leggi anche: Johnny Deep, gli audio che potrebbero salvarlo dall’accusa di violenza

Leggi anche: Harvey Weinstein dichiarato  colpevole di stupro e violenza sessuale

La richiesta di aiuto alla polizia

La cantante in qualche modo riuscì a scappare da quella situazione di prigionia, portando con sè paura, terrore e nessuna voglia di vivere. Nonostante tutto, trovò il coraggio di andare alla polizia e denunciare tutto l’accaduto: “Ho detto ai due poliziotti, diversi episodi minacciosi di cui sono stata protagonista negli ultimi dieci anni. È stato tutto registrato”. Duffy continua dicendo: “L’identità dello stupratore dovrebbe essere gestita solo dalla polizia, e questo è tra me e loro”.

Leggi altre notizie di Tv-Serie Tv e Fiction: Clicca Qui

Il trauma mai superato

Duffy a un certo punto ammette di aver pensato di cambiare il suo nome: “Sparire in un altro paese e forse diventare una fioraia o qualcosa del genere, in modo che potessi lasciarmi alle spalle il passato con una nuova vita e non disturbare nessun altro, e vivere da sola. ”
Il trauma della sua esperienza si insinuò nelle sue relazioni sentimentali, spiegando: “Mi avrebbero amata tutti, ma avrebbero voluto la ragazza sulla copertina dell’album. Invece ero solo una persona ferita. Era inutile. ”

In conclusione la cantante inglese ha scritto: “Adesso posso lasciarmi alle spalle questo decennio. Dove appartiene il passato. Spero che non ci siano più domande come “ma cosa è successo a Duffy?” Ora tutti lo sapete… e io sono libera”.

Impostazioni privacy