Tron Legacy | perché il film Disney meriterebbe un seguito

Il regista di Tron Legacy, Joseph Kosinski, è tornato a parlare della possibilità di un sequel, non escludendo in futuro la realizzazione di un terzo film della serie. Ecco perché il film del 2010 meriterebbe un seguito.

Il regista Joseph Kosinski, intervistato da ComicBook, ha dichiarato: “C’è sempre stato un interesse nei confronti di un possibile sequel fin dai tempi di Tron Legacy. Si è sempre parlato e discusso della possibilità di fare un altro film e continuare la storia”. Ecco perché essere contenti dell’idea di un sequel del film del 2010. 

Tron Legacy avrà un sequel?

Il regista Kosinski ha spiegato: “Alcuni anni fa ero in Cina e ho visto mentre costruivano l’attrazione dedicata a Tron a Shangai, che sembra essere piuttosto fantastica. Mi piacerebbe salirci e vivere quell’esperienza prima o poi. Penso sia ancora un bel gioiello tra le proprietà intellettuali in mano alla Disney e penso ci siano fan e persone che continuano a sostenere una continuazione. Quindi potrebbe accadere”. Se il Tron del 1982 era un classico film Disney in tutti i sensi, ovvero un prodotto divertente pensato per le famiglie, tutto azione e fantasia, aveva l’inusuale caratteristica di raccontare con rara attenzione e serietà un mondo che all’epoca nessuno raccontava, quello dell’informatica. Nel 2010 Tron: Legacy definiva nuovamente i rapporti tra umano e tecnologico al cinema. Là dove la fantascienza solitamente sanciva la vittoria dello spirito sulla materia, cioè dell’uomo sulla tecnologica, Tron: Legacy arrivava addirittura a cercare lo spirituale nel digitale. 

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Il film del 2010

In Tron: Legacy la novità stava tutta nel fatto di negare uno dei presupposti centrali della fantascienza: la connotazione negativa delle macchine. Il genere stesso si è sempre fondato sulla lotta tra materia e spirito, tra meccanico e umano. Una sfida che nella quasi totalità dei casi si concludeva con la vittoria dell’uomo. Questo perché, fin da quando la fantascienza esiste, ha sempre interpretato l’ansia e il timore per un futuro poco controllabile, in cui le macchine possano prendere il sopravvento sulla popolazione umana. La tecnologia meccanica prima e digitale poi è stata sempre considerata lontana dalle persone comuni, impenetrabili e quindi temuta. Tron: Legacy sovverte l’idea che la tecnologia possa distruggere quello che rende l’uomo umano e interpretava già nel 2010 il diverso rapporto che abbiamo con la tecnologia. Per questo un seguito, adesso che la tecnologia è penetrata completamente nella nostra società, potrebbe approfondire nuovamente quel tema con nuovi spunti di riflessione.

Una nuova idea di tecnologia

Rispetto ad anni fa, quando la tecnologia era ancora considerata essenzialmente come uno strumento per calcoli, luogo della comunità scientifica e non della popolazione comune, oggi è uno strumento di ogni giorno, gestibile da ognuno secondo le proprie esigenze. È definitivamente maturata la convinzione che la tecnologia non sia una minaccia per la cultura umanistica, ma un nuovo mezzo per affermarne il primato. Una delle grandi rivoluzioni della rete è stata la possibilità di non essere solo sede dii ragionamenti, ma anche base essenziale della comunicazione personale, quindi utile alla crescita personale e comunitaria. Come interpreterebbe questa nuova convinzione un sequel di Tron?

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