Delrio: “Accettare il Mes non vuol dire mettere in discussione Conte”

Il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio a Radio Anch’io ha parlato della decisione di accettare il Mes e della messa in discussione del Presidente.

Delrio: “Accettare il Mes non vuol dire mettere in discussione Conte” – meteoweek

Accettare il Mes mette in discussione Conte? Non si mette in discussione nulla, il 99% degli italiani capisce che se non ci sono condizioni capestro il nostro paese deve usare tutte le risorse necessarie: se ci vengono prestati senza interessi dei miliardi perchè non dobbiamo usarli?“: lo sostiene il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio a Radio Anch’io che, a proposito dell’opposizione del M5s ripete: “È un successo aver ottenuto il Mes senza condizionalità, il governo deciderà ma non può dire di non averne bisogno e poi non finanziare alcune cose perché non ci sono le risorse. Non buttiamo a mare la disponibilità di miliardi per la sanità pubblica“. “E’ una crisi unica nella storia della sanità moderna, che ha presentato situazioni difficili da affrontare, ci sarà modo per analizzare poi gli errori che sono stati commessi, i ritardi che ci sono. Adesso però bisogna correre con piani coordinati di sicurezza per le persone che torneranno al lavoro, piani che tutelino la salute, specialmente dei nostri anziani che sono più esposti, piani che diano l’idea di un Paese che si muove insieme

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“Adesso però bisogna correre con piani coordinati di sicurezza” – meteoweek

Coronavirus: la fase 2

In effetti la crisi provocata dal Covid-19 è unica nella storia: ad aggiungersi alla tragedia sanitaria, anche quella economica. Il Fondo Monetario internazionale parla di dati assimilabili a quelli della Grande Depressione del ’29. In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, almeno 162.488 persone hanno contratto il virus, ciò ha reso necessario il lockdown che al momento non ha ancora una data certa di fine. La curva del contagio si sta appiattendo ma non è ancora chiaro quando si potrà finalmente parlare di fase 2. Forse il 3 maggio. La parola d’ordine sarà “gradualità”, come afferma anche il virologo Fabrizio Pregliasco e sarà dunque opportuno prevedere delle tempistiche differenziate per il ritorno ad una normale vita sociale anche all’esterno delle proprie abitazioni; secondo alcuni si parlerà di uscite per fasce d’età anche se non è ancora chiaro cosa tutto questo comporterà.

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