Coronavirus, ‘massacro’ Lombardia, Fontana: non possiamo fare più tamponi

Non solo tamponi ma anche la casa di riposo Trivulzio, la risposta a Ranieri Guerra e la grave situazione in Lombardia. Il governatore Fontana si confessa in Tv non senza polemiche.

Un Fontana forse meno combattiero del solito quello che si è presentato ieri sera come ospite a Stasera Italia, su rete 4. La consapevolezza che la situazione in Lombardia potrebbe essergli sfuggita di mano a causa della grande mobilità di una delle regioni più produttive in Italia. “In Lombardia si è verificato qualcosa che è accaduto solo in situazioni analoghe cioè a New York – ha detto il presidentePurtroppo sulla Lombardia si è abbattuto un uragano che era assolutamente imprevedibile, ma che soprattutto non è paragonabile a nessun altro tipo di focolaio o evento nel resto del Paese”. Il governatore Attilio Fontana, ha replicato al vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra che ha parlato in giornata di “massacro”. “Questo perché ormai è emerso che il virus è girato in Lombardia da parecchio tempo, da inizio gennaio probabilmente e soprattutto da noi esiste una mobilità e rapporti interpersonali non paragonabili al resto del Paese – ha sottolineato il presidente – Con il trasporto pubblico locale su treno, noi ogni giorno muoviamo 850 mila persone. Questo ha creato la situazione in cui ci troviamo”.

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Fontana, non possiamo fare più tamponi

“Non possiamo fare più tamponi – ha spiegato il governatore lombardo – per il semplice fatto che il numero limitato deriva dai reagenti che ci vengono consegnati. Non avendo più reagenti di quelli che oggi già utilizziamo, il numero dei tamponi non lo possiamo aumentare. Introdurremo, appena verrà confermata la certificazione, questo nuovo test sierologico che è stato riconosciuto dopo un attento e approfondito studio dall’Università di Pavia”.

Fontana, commissariare Lombardia? Speculazioni

Fontana cita Dante: “Non ragioniam di lor, ma guardo e passo: è l’unica cosa che si possa dire a chi vuole speculare”. Il governatore ha risposto all’ipotesi di un commissariamento della Lombardia, a lui accennato da Barbara Palombelli che lo intervistava. “Speculazioni in un momento in cui siamo ancora concentrati nella lotta al coronavirus, nel cercare di trovare una soluzione ai troppi episodi di contagio che ancora si verificano. Sono speculazioni politiche che mi lasciano del tutto indifferente”,
ha concluso.

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Fontana e la casa albergo Trivulzio

“Non si tratta di un sequestro ma di una richiesta di produzione di atti, che è una cosa del tutto diversa”. Così il governatore Attilio Fontana ha risposto a una domanda di ‘Stasera Italia’ su Rete 4, sull’acquisizione di documenti da parte della finanza di Milano nella maxi indagine sul Pio Albergo Trivulzio e sulle altre case di riposo della città. “Noi abbiamo, nei confronti del Pio Albergo Trivulzio, semplicemente un potere di controllo sanitario che è lo stesso che abbiamo nei confronti di tutte le altre rsa – ha sottolineato – Nel momento in cui noi diamo delle direttive e
controlliamo che vengano rispettate, non abbiamo più nessun tipo
di competenza”.

Fontana ammette: tutti abbiamo commesso errori

“Sarei sciocco nel dire che non si sono fatti errori – ha detto il presidente della Lombardia Probabilmente si sono fatti degli errori ma sicuramente non sono quelli che ci vengono contestati e per i quali oggi siamo sulle prime pagine di tutti i giornali. Io credo che le questioni proposte oggi come motivo di accusa nei nostri confronti siano tutte assolutamente infondate e prive di ogni possibile contestazione – ha aggiunto – In una situazione emergenziale, tutti hanno commesso degli errori dall’Organizzazione mondiale della sanità ai cambiamenti di
opinione di tanti nostri scienziati, alla mancanza di precisione
nelle linee guida”.

 Fontana risponde a Buffagni

“Il viceministro Buffagni ha evidentemente male interpretato tutto quello che noi diciamo. Noi non ci permettiamo di parlare di attività produttive, che sono una questione di esclusiva competenza del governo centrale. Parliamo di una graduale ripresa delle attività ordinarie”: lo ha affermato il governatore lombardo Attilio Fontana a ‘Stasera Italia’ su Rete4. “Una graduale ripresa che dovrà essere concordata con il governo. Io faccio parte della cabina di regia che deve provvedere alla riapertura e fare le scelte necessarie per ripartire – ha concluso – Credo che sia giusto iniziare a pensare come ci si dovrà attrezzare a convivere con questo virus”.

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