Trivulzio, chiusa l’ispezione del Ministero: “Violate diverse disposizioni”

Il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa rende noto l’esito dei controlli alla Rsa Trivulzio. “Bisogna verificare se sono stati fatti tutti i controlli possibili”, ha dichiarato.

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Si è conclusa l’ispezione da parte del Ministero della Salute all’interno del Pio Albergo Trivulzio. Uno dei nodi cruciali dello scandalo nelle Rsa del nostro Paese sul piano dell’emergenza Coronavirus è stato ispezionato da cima a fondo. E le dichiarazioni di Sandra Zampa sono tutt’altro che incoraggianti in merito all’esito di questa ispezione. Il sottosegretario alla Salute ha fatto capire che le disposizioni fornite dal Governo e dall’Istituto Superiore della Sanità non sono state rispettate. E dunque i dirigenti del Trivulzio tornano nell’occhio del ciclone per una gestione a dir poco pessima.

“Erano state date disposizioni a tutti di non far entrare possibili contagiati – ha dichiarato la Zampa ai microfoni di Circo Massimo – . Invece così è avvenuto. Il virus non vola nell’aria, qualcuno deve averlo portato. Bisogna verificare se sono stati fatti tutti i controlli possibili. Le disposizioni erano valide per tutti, non solo per la Lombardia. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che una circolare del Ministero imponevano di controllare l’ingresso di possibili casi positivi. Invece lì c’è stato un numero di decessi anomalo, molto alto. Si tratta di una materia molto delicata”.

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Il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa – meteoweek.com

Il sottosegretario alla Salute, oggi pomeriggio a partire dalle ore 15, risponderà a un’interrogazione parlamentare. Questa avrà come tema proprio le condizioni del Pio Albergo Trivulzio e delle altre Rsa che sono state oggetto di ispezioni da parte del ministero. La Zampa ha svelato altri particolari ai colleghi di Repubblica: “La nostra inchiesta non riguarda solo il Trivulzio, che rappresenta il caso più scioccante per numero di vittime, ma non è l’unico. In quelle strutture non sarebbero dovuti entrare neanche i parenti. È evidente che le indicazioni ministeriali di non permettere l’ingresso a potenziali fonti di contagio non sono state applicate. Il virus non passa dai muri e non abita nei materassi. Viene portato dalle persone. Oltre alla nostra, ci saranno poi le inchieste penali a chiarire tutti gli aspetti”.

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Trivulzio, la Zampa attacca Fontana

Da parte della Zampa, in merito alla gestione del Trivulzio, arriva un attacco nei confronti della regione Lombardia. In particolare è il governatore Fontana a prendersi la lavata di capo del vice-ministro: “Dal primo giorno la loro politica è stata quella di disattendere le indicazioni del governo, di andare in direzione contraria, prendere le distanze. Se indicavamo di chiudere, loro aprivano. Se indicavamo di aprire, loro chiudevano. Questo è avvenuto per ragioni politiche. Ma dovremmo chiederci come mai la Lombardia abbia un numero di contagiati sproporzionatamente alto rispetto alle altre regioni”.

“La Lombardia in realtà non ha mai chiuso – conclude la Zampa – . Il Viminale sta facendo luce sulle aziende definite essenziali che sono rimaste aperte. In alcuni casi gli spostamenti sono rimasti al 45% rispetto ai tempi normali. Al Centro-Sud è stato proprio il blocco delle attività a salvare dal dilagare del contagio”.

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